CATANIA – L’eternit è un materiale costituito da un impasto di malta e fibre d’amianto che veniva impiegato nell’edilizia, nelle opere pubbliche e nell’industria. Nel nostro paese è stato messo al bando nel 1992. La polvere di amianto è costituita da aghi filiformi microscopici capace di penetrare in profondità nel polmone causando lesioni tumorali maligni. Si tratta di un vero killer, silenzioso, latente, in quanto le malattie si manifestano anche dopo 30 anni dall’inalazione di pochissime quantità. Insomma un vero pericolo da non sottovalutare, tant’è che sono migliaia le cause legali per il riconoscimento del danno biologico da parte di chi si è ammalato o per chi è morto a causa dell’esposizione all’amianto.
Nel 1996, in Italia, è stato predisposto un piano di bonifica territoriale dell’amianto anche dei siti privati.
Dopo 20 a che punto è la situazione a Catania?
Per Maurizio Mirenda, Consigliere del Comune di Catania, il problema non sembra, ancora, essere risolto.
Infatti, secondo Mirenda, “nel quartiere di Monte Po esistono ancora coperture edili in eternit in tante palazzine situate tra Largo Guastella e piazza Santa Maria Luisa di Gesù e ciò costituisce un forte rischio per la pubblica incolumità.”
Il Consigliere comunale ha chiesto al sindaco di Catania e all’Istituto Autonomo Case popolari “di attivarsi e prendere tutti gli opportuni provvedimenti per rimuovere l’eternit dal tetto degli edifici.”
Anche se la legge impone lo smantellamento dei tetti e degli altri manufatti che contengono amianto solo se si trovano in uno stato di deterioramento (sono le polveri a costituire pericolo) a Catania, sarebbe opportuno, eseguire un censimento delle aree pubbliche e private ancora da bonificare, in quanto sono troppi i pericoli correlati all’eternit a cui sono esposti i cittadini.