Nell’aula A1 dell’ex Monastero dei Benedettini, sede del dipartimento di Scienze umanistiche, si è svolta l’ultima tappa dell’evento “#WikiTIM – Wikipedia, TIM e le università insieme per la cultura digitale“.
“La tecnologia digitale affida sempre più la vita quotidiana delle persone e delle organizzazioni ad un nuovo linguaggio. Il web rappresenta, infatti, la prima fonte di informazione per tutti. L’utilizzo dei social media, in particolare, diventa un punto di riferimento importante di condivisione e di sviluppo di nuove idee.”
L’azienda italo/francese TIM, in collaborazione con Wikimedia Italia, che gestisce wikipedia.it, e con diverse università italiane, ha ideato #WikiTIM, un progetto per contribuire alla scrittura di voci corrette su cultura e tecnologia digitale.
Tra queste voci, tutte naturalmente in lingua italiana, FAKE NEWS.
Tema portante del progetto proprio quello relativo alla veridicità delle notizie presenti su internet e alla diffusione delle bufale grazie ai social.
Riuscire ad individuare le FAKE NEWS e trovarne i creatori diventa sempre più importante come indicato anche dai recenti avvenimenti americani che hanno segnalato diverse falle nel sistema informativo pre-elettorale.
Sono intervenuti stamane il direttore del Disum Marina Paino, il prof. Davide Bennato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Catania e fautore della partnership catanese, Fabio Rinnone, di Wikimedia Italia, Massimo Mantellini, noto blogger e direttore editoriale del web magazine TIM “Le Macchine Volanti” e Paolo Artuso, responsabile del Progetto #WikiTIM ed intervistato da noi in video.
<< Un ottimo banco di prova per testare forme nuove con cui l’università può contribuire ed essere un soggetto attivo per la cultura digitale del paese >> – ha dichiarato il professor Bennato – << Il valore scientifico dell’operazione è importantissimo per l’università, ma l’importanza sta anche nel campo formativo per gli studenti che lavorano a qualcosa nuovo anche per noi docenti. La sensibilizzazione su certi argomenti rappresenta il lato etico del progetto, relativo alle voci scelte, che oggi ha sempre più spazio mediatico, vista l’importanza delle innovazione tecnologiche se usate male >>.
Gli studenti e i docenti del dipartimento di Scienze umanistiche protagonisti dell’Edit-a-thon sono veri protagonisti dell’evento. Sono stati loro, infatti, a realizzare o ben definire, le varie voci già online su wikipedia.it e disponibili a chiunque.