CATANIA – È arrivata all’alba di questa mattina la nota stampa dei Carabinieri che evidenzia una svolta nell’efferato omicidio avvenuto ieri a Ramacca, in provincia di Catania, a danno delle due sorelle Maria Lucia e Filippa Mogavero.
Secondo quanto si legge nella nota dei militari, già in serata i Carabinieri del Reparto Operativo di Catania, collaborati dai colleghi della Stazione di Ramacca e della Compagnia di Palagonia, a conclusione dell’attività investigativa compiuta, hanno individuato e sottoposto a Fermo di Polizia Giudiziaria un 30enne del luogo ritenuto l’autore dell’efferato delitto. Si tratta di Gianluca Modica, già conosciuto alle forze dell’ordine.
Il congelamento della scena del crimine e il minuzioso controllo dell’area circostante hanno consentito sin da subito di acquisire quegli elementi utili alla ricostruzione del delitto e di reperire immagini di sistemi di videosorveglianza dalla cui visione, in particolare, si aveva modo di concentrare l’attenzione, tra i numerosi frequentatori della piazza, su un individuo sospetto in prossimità dell’ingresso dell’abitazione delle vittime. Lo stesso indossava il cappuccio di una felpa ed uno scalda collo che gli copriva parzialmente il volto. La conoscenza approfondita del territorio da parte dei militari della locale Stazione Carabinieri ha permesso di identificare la persona immortalata dalle immagini: un noto pregiudicato di Ramacca, con pregiudizi di polizia per reati inerenti gli stupefacenti.
Le ricerche del sospettato, infruttuose presso il proprio domicilio, dopo una serie di accertamenti di natura tecnica, sono state estese anche presso l’abitazione di alcuni amici e parenti dove è stato successivamente rintracciato. Presso l’abitazione in questione, si è proceduto a una perquisizione approfondita dei luoghi che ha permesso di rinvenire evidenti tracce pertinenti il delitto e in particolare tutti gli indumenti utilizzati dal Modica. Oltre alle evidenti tracce ematiche rinvenute sull’abbigliamento, sono stati rinvenuti due scarponcini marca Timberland, di cui uno privo della soletta interna, rinvenuta sulla scena del crimine sotto il cadavere di una delle due sorelle. E’ stato inoltre rinvenuto un paio di jeans e una felpa con cappuccio, identici a quelli indossati dall’assassino delle sorelle MOGAVERO, che si presentavano umidi in quanto già lavati con acqua, e che sottoposti ad accertamenti speditivi con appositi reagenti, sono risultati intrisi di sangue, cosi come un paio di calzini trovati all’interno del contenitore per i panni sporchi.