"Circondata da un branco di cani, salvata dai Vigili del Fuoco". Succede a Catania

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CATANIA – Sporcizia, degrado e (in)sicurezza. Questioni note a Catania, ma ormai la situazione in città è diventata insostenibile. Ad accorgersene non sono solo i cittadini che appaiono rassegnati nei confronti degli enti preposti a causa della mancanza di risposte ma anche i numerosi turisti che transitano quotidianamente per le vie del centro storico.

All’uscita ovest del Giardino Bellini, dopo aver percorso il “Viale degli uomini illustri”, si apre uno scenario inquietatane. Qui nella zona di via Androne e piazza San Domenico, luogo in cui si estende il barocco siciliano con il Convento di San Domenico e la chiesa di Santa Maria la Grande, i marciapiedi ricomposti con l’asfalto anziché ricostruiti a regola d’arte diventano un tutt’uno con il manto stradale.

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Le strade sudice fanno pensare ad una cronica mancanza di pulizia, per non parlare dei continui furti d’auto e del portico di via Reclusorio del lume divenuto un dormitorio e nello stesso tempo una toilette per i senza tetto e per gli zingari. Anche questi scenari saranno appuntati nel diario di viaggio dei turisti.

“La nostra salute è messa a rischio, ci priviamo di uscire con i nostri figli”, ci testimonia Ivana, una residente. Inoltre, probabilmente a causa degli effetti dell’alcool, capita che i senza tetto assumono atteggiamenti violenti. “Qualche tempo fa – continua- è accaduto pure che un branco di cani, circa dieci, al seguito di un punkubbestia avevano circondato me e la mia bambina di sei mesi. Fummo salvate da una pattuglia dei Vigili del fuoco fuori servizio che per caso transitava in questa zona. Ci siamo poi rivolti alle autorità ma non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta”.

Purtroppo anche questo quartiere prestigioso rientra in quelle zone non piu’ curate e abbandonate al degrado e all’inciviltà. Eppure gli interventi da effettuare rientrerebbero nei normali protocolli. Basterebbe, come accade dappertutto, accogliere in strutture idonee le persone bisognose, pulire regolarmente le aree, ricostruire e non asfaltare i marciapiedi, riqualificare l’area urbana. Considerando che i fondi per la riqualificazione ci sarebbero, in quanto messi a disposizione dalla comunità europea, i cittadini si chiedono perché non si utilizzano per rendere civile e attraente una zona in cui ha sede l’imponente anfiteatro romano di piazza Stesicoro, secondo, per dimensioni, solo al Colosseo.

 

di Luca Vecchio

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