CATANIA – Si prospetta un mese di dicembre ricco di novità e di impegni concreti per il sociale, per lo Studio Parentage e per La casa di Toti, due realtà siciliane che da tempo si occupano dei diversamente abili creando per loro opportunità, occasioni di lavoro, iniziative ma soprattutto progetti atti a cancellare quel concetto di esclusione sociale che per troppo tempo ha caratterizzato la vita dei disabili.
La prima buona notizia riguarda l’inserimento di William e Giuseppe – due ragazzi affetti da deficit cognitivi e da autismo – presso la gelateria Slurp di piazza Castello: affiancati da personale qualificato e da un operatore dello studio Parentage, faranno uno stage di due settimane. William sarà coinvolto nella preparazione del gelato e dunque nel processo produttivo, mentre Giuseppe starà in sala.
“Tante aziende si stanno avvicinando a noi e a questi ragazzi speciali, questi stage rappresentano sicuramente un’occasione importante per cambiare il modo di pensare della società”, commentano le dottoresse dello studio Parentage.
Dicembre si porta con sé anche la ripresa dei lavori per quanto riguarda la casa di Totti: lo scorso 29 novembre infatti si è cominciato a lavorare alle tramezzature esterne.. Grazie all’impegno dell’ingegnere Giuseppe Trovato come direttore dei lavori e della Edillavori di Carmelo Zappalà, si sta proseguendo in questo meraviglioso sogno che diventa sempre più realtà.
E agli imprenditori che già da tempo hanno sposato la causa, si unisce un gruppo di architetti di Pavia che sta studiando la giusta cromia per gli interni: “il nostro obiettivo – dicono i professionisti – è che i ragazzi diventino parte integrante nella scelta di tali elementi. La risposta pensiamo che possa essere una progettazione partecipata e il compito nostro sarà di sintetizzare le loro richieste ed emozioni in un ambiente reale, che farà da sfondo alle loro vite.
Per questo, oltre che con i genitori, abbiamo intenzione di collaborare con gli psicologi che già seguono e conoscono le problematiche dei ragazzi, ma soprattutto crediamo che siano la miglior figura professionale per tradurre le sensazioni espresse o taciute dai ragazzi. Vogliamo arrivare a far provare un’esperienza tridimensionale del progetto che cercheremo di generare grazie agli stimoli che vorranno regalarci, e che funga da test di revisione finale del progetto. Già nei giorni che vanno da Natale a Capodanno abbiamo fissato un primo incontro che darà il via a questo bellissimo processo”, concludono gli architetti Giuffrida, Del’ Lesto, D’Ambrosio e Fiorentino