CATANIA – Da due notti e due giorni sono sul tetto dell’ex provincia regionale di Catania: sono i dipendenti della Pubbliservizi, delusi dalla politica e dalle istituzioni che – dicono loro – li hanno abbandonati, non dando certezze per il presente e per il futuro. Non hanno percepito stipendio, non sanno se continueranno a lavorare, se andrà in porto il licenziamento collettivo o se la società fallirà del tutto.
Insomma sono in balìa della disperazione e della rabbia “ed è per questo, come ci dice anche Salvo, lavoratore, che noi da qui non ci muoveremo fino a quando qualcuno non ci dirà cosa ci accadrà. È assurdo giocare così con la vita delle persone, di quasi 400 padri e madri di famiglia che resteranno senza futuro e senza garanzie per le proprie famiglie”.
I sindacati, a fianco dei lavoratori, attendono anche risposte da parte del sindaco della città metropolitana Enzo Bianco che da due giorni, dopo la sentenza del Tar, ha ripreso il suo ruolo a capo della città metropolitana.
Sulla vicenda è intervenuto il senatore di Forza Italia Vincenzo Gibiino: “La protesta dei lavoratori della Pubbliservizi evidenzia come ci sia bisogno in questa regione, e nella nostra provincia, di una attenta politica sul lavoro. Non possiamo permettere che 400 padri e madri di famiglia rimangano senza più un’occupazione. In attesa di capire ancora meglio cosa ha portato al fallimento questa partecipata, da senatore di questa città do la mia disponibilità a incontrare questi lavoratori al mio rientro dall’attività parlamentare a Roma e ciò nella giornata di venerdì”.