La politica liquida di Scicli: assessore si dimette, abbandona il movimento che rappresenta e viene rinominato di nuovo in Giunta

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SCICLI (RG) – Quando la politica è liquida. Emblematico il caso di Scicli. Dove tutto si è consumato nell’arco di appena 24 ore. E dove un assessore ha lasciato, si è dimesso, ma nel giro di poche ore è ritornato di nuovo a palazzo di Città entrando dalla porta principale. Ancora una volta come assessore. La Giunta retta dal sindaco Enzo Giannone, dopo essere stata richiamata dal movimento Scicli Bene Comune, che fa parte della maggioranza e che ha contribuito all’elezione del primo cittadino, poco più di un anno fa, ha preso atto delle dimissioni dell’assessore Lino Carpino, espressione del movimento in questione. Quest’ultimo, però, dopo avere lasciato il ruolo amministrativo, si è dimesso pure dal movimento. Il sindaco, dunque, non ha avuto remore a rinominarlo assessore, con le stesse deleghe (Ecologia e Manutenzione). L’unica differenza formale, più che sostanziale, è che l’assessore rappresenta ormai solo se stesso e non il movimento «Scicli Bene Comune» che ha in Resi Iurato ed Edoardo Morana i suoi due rappresentanti in consiglio comunale. E’ prevedibile che i due, dopo la vicenda Carpino, escano anche dalla maggioranza.

 

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I fatti. Tutto è cominciato da una presa di posizione del movimento che ha rimproverato al sindaco mancanza di rispetto del ruolo del consiglio, scarsa collegialità con i componenti della maggioranza e titubanze sulle varie vertenze aperte come ospedale e Acif. Un documento subito richiamato dagli altri alleati, (Start Scicli, Città aperta e Cittadini per Scicli) che hanno scritto: «Ci saremmo aspettati un comportamento più politico e meno umorale, dal momento che il rapporto all’interno delle forze che compongono l’attuale maggioranza è stato basato sulla partecipazione alle scelte, sul confronto e sul merito dei problemi sui quali la città aspetta da molto tempo risposte adeguate».

Lino Carpino, oltre a dimettersi da assessore per poi essere riconfermato, si è dimesso, ed in modo definitivo, da «Scicli Bene Comune» indirizzando una lettera con la quale l’assessore dice che il movimento «non ha messo in campo alcuna iniziativa politica esterna che avrebbe potuto ridare slancio alla politica del Bene Comune e non ha voluto neanche attendere alle possibilità offerte dal lavoro svolto in Giunta. Potevamo assurgere – si legge nella nota – al ruolo di locomotiva politica di una nuova maggioranza amministrativa ed abbiamo invece preferito prima stare zitti rintanandoci dietro il lamento che altri non ci concedevano spazi, con l’aggravante adesso di essere ciechi rispetto alle grandi possibilità offerte nell’immediato futuro». 

Il sindaco, da parte sua, ha risposto con i fatti e pur ribadendo la sua ferma convinzione in una politica di dialogo, rispetto ed apertura nei confronti di tutti, ha riconfermato la fiducia a Carpino. Giannone va avanti e manda un messaggio al movimento e a tutta la città: «Svincoliamoci definitivamente da vecchi modi di concepire la politica come politica politicante, legata ad interessi di parte, lontana dai bisogni reali dei cittadini, rinchiusa nelle buie stanze di conventicole ristrette e marginali rispetto alle dinamiche vive e concrete di una città in cammino di crescita che invece ci sentiamo di rappresentare, per scelta culturale e morale ma anche per grande consenso ricevuto».

 

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