RAGUSA – Possibile che nel 2017 si sia costretti a operare con le stufe elettriche? Possibile che non esistano mezzi alternativi se il riscaldamento va in tilt? E che in sala operatoria facciano la loro comparsa i caloriferi con la spina di corrente attaccata alla parete? Possibile. Questo, almeno, è quanto denunciato dai vertici Codacons Sicilia con riferimento a quanto accaduto all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa. Il personale sanitario, venuta fuori l’emergenza e condividendo con la direzione sanitaria di andare avanti con la programmazione, anche perché in alcuni casi si trattava di vere e proprie urgenze, si è trovato costretto a fare di necessità virtù. E se il Codacons chiede spiegazioni ai vertici dell’Asp 7 di Ragusa, i sindacati di categoria si sono adoperati per comprendere come è possibile che si sia arrivati a questa situazione.
La direzione generale dell’Asp di Ragusa, retta dal manager Francesco Lucio Ficarra, non si è fatta pregare e, anzi, prima di ogni richiesta di replica, è intervenuta per scusarsi con i degenti e i loro familiari “per il disagio che stanno vivendo – è scritto in una nota – a causa di un problema di riscaldamento, in alcuni reparti del presidio ospedaliero Arezzo”. Ma quali sono state le cause del guasto. “Purtroppo – spiegano dalla direzione generale – il sistema di climatizzazione dell’ospeadle è vecchio quindi gravi sono le carenze tecniche che tuttavia si sta cercando di superare”. L’ing. Gaetano Cilia, capo servizio tecnico, dichiara che: “è stato immediato l’intervento dei tecnici dell’Asp per assicurare, momentaneamente, una soluzione provvisoria che garantisca condizioni minime per superare il problema. Tuttavia, si sta già provvedendo a mettere in campo interventi più duraturi e definitivi idonei ad assicurare la piena funzione del servizio di riscaldamento, in tutto il presidio, entro brevissimo tempo». I medici sperano che la situazione possa essere sanata. E già oggi qualche passato in avanti era stato compiuto. Ma è ovvio che è necessario intervenire in maniera drastica per evitare che il problema possa tornare a ripetersi.