CATANIA – Sono diverse ormai le sedute di consiglio del comune di Catania andate a vuoto, sedute dal valore fondamentale perché tra i vari punti all’ordine del giorno c’è anche l’approvazione della variante di bilancio che, se approvata, allontanerebbe il rischio di default della Città. Perché qualora un dissesto dovrebbe essere proclamato, esso ricadrebbe in maniera pesante sui cittadini e provocherebbe anche la decurtazione dei crediti vantati dalle imprese fornitrici e quindi la loro più che probabile chiusura. Tra le imprese che attendono gli effetti della variante di bilancio ci sono anche le cooperative e gli enti che operano nel sociale a favore delle categorie disagiate, con migliaia di assistiti e di lavoratori che chiedono con forza ai consiglieri comunali una maggiore sensibilità nei confronti loro e dell’intera comunità catanese.
Tutti questi lavoratori, i rappresentati di categoria – AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP, UNICOOP, UNCI e UNEBA -, i titolari delle cooperative sociali, questa mattina sono scesi in piazza per protestare: si sono dati appuntamento alle 10 in Prefettura e in centinaia hanno partecipato al sit-in.
Ecco le dichiarazioni del direttore di Confcooperative Catania Luciano Ventura