Demopolis scatta una foto sul voto (e sul non voto) in Sicilia

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SICILIA – Urne chiuse, presidente eletto, Ars formata. Insomma, adesso che tutto – sembra – essere finito, proviamo a capire le ragioni che hanno spinto i siciliani ad andare a votare ma soprattutto cerchiamo di approfondire il perché oltre il 50% ha deciso di non recarsi ai seggi. E capiamo cosa ha spinto a scegliere un candidato rispetto a un altro e cosa ha fatto prevalere Nello Musumeci sugli altri 4 competitors.

A scattare la foto sul voto – e sul non voto – in Sicilia è l’istinto Demopolis che, attraverso un sondaggio, ha rilevato che l’astensione è stato il dato più caratterizzante nel voto per le Regionali in Sicilia: le analisi dell’Istituto Demopolis, negli ultimi 4 mesi, segnalavano che circa 2 milioni e mezzo di elettori si sarebbero astenuti. E non hanno cambiato idea: domenica scorsa, ha votato meno del 47% dei siciliani.

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Demopolis ha indagato sulle ragioni dell’astensione. “Emerge – afferma il direttore Pietro Vento – una chiara compromissione della fiducia dei cittadini. Il 53%, una larga maggioranza dei siciliani, appare convinta che la politica regionale, anche per cattiva gestione delle risorse, non sia più in grado, oggi, di incidere sulla vita reale delle famiglie nell’Isola”. 
   “Tra quanti si sono recati alle urne – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – si conferma una tendenza sempre più netta in Sicilia: soltanto una minoranza, il 19%, dichiara di aver votato in base alla propria appartenenza di partito. Ad influire è stata soprattutto la scelta del candidato alla Presidenza, dirimente per il 56% di chi si è recato alle urne; ha pesato anche, per un quarto degli elettori, il candidato in lista per l’ARS a livello provinciale: è un dato, quest’ultimo, rivelatosi determinante soprattutto per il Centro Destra e che ha contribuito a favorire, nell’ultima settimana, un’ulteriore crescita del consenso al nuovo Presidente della Regione Nello Musumeci”.
Le Regionali siciliane sono state caratterizzate anche dall’incidenza del voto personale e disgiunto ai candidati alla Presidenza: un numero significativo di cittadini ha espresso solo il voto al Presidente, senza scegliere alcuna lista. Musumeci ha ottenuto 830 mila voti, 22 mila in più rispetto alla propria coalizione di Centro Destra; Cancelleri ha avuto 720 mila voti: 210 mila in più rispetto alla lista del M5S che lo sosteneva, attraendo un segmento significativo dell’elettorato di Centro Sinistra.
 
“L’analisi dei flussi elettorali – spiega Pietro Vento – conferma gli spostamenti del consenso: dei 617mila elettori che alle Regionali del 2012 avevano votato Rosario Crocetta, appena 51 su 100 hanno confermato il voto al candidato del Centro Sinistra Fabrizio Micari. 3 su 10 hanno scelto Giancarlo Cancelleri, 14 su 100 Nello Musumeci, appena 2 il candidato della Sinistra Claudio Fava. L’eredità del Governo regionale uscente – conclude il direttore dell’Istituto Demopolis – ha pesato negativamente sul voto odierno al PD ed al Centro Sinistra”.
 
L’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, ha analizzato i flussi elettorali e la composizione del consenso al nuovo Presidente della Regione: su 100 elettori che hanno scelto oggi Nello Musumeci, 56 lo avevano già votato alle Regionali del 2012. 27 su 100 avevano optato per Miccichè: una piena conferma della ritrovata compattezza del Centro Destra in Sicilia. 10 elettori odierni su 100 di Musumeci avevano votato nel 2012 per il candidato di Centro Sinistra Rosario Crocetta; un segmento di 4 su 100 è stato recuperato infine da quanti 5 anni fa avevano preferito astenersi.
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