Tra conferme e volti nuovi, soprattutto di giovani, ecco la nuova Assemblea Regionale Siciliana

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SICILIA – L’assemblea regionale siciliana eletta domenica cambia la sua morfologia: finite di scrutinare tutte le 5.300 sezioni in Sicilia, è stato delineato il quadro degli eletti, con alcune sorprese, alcune conferme ma anche volti nuovi soprattutto di giovani. Eletti che possono garantire la maggioranza nel parlamento siciliano al nuovo governatore Nello Musumeci: i deputati che potranno sostenere il presidente saranno, infatti, 36 su 70 (ricordiamo che il numero dei parlamentari per questa nuova legislatura è sceso per la prima volta da 90 a 70) e sono 12 di Forza Italia, 5 di Popolari e Autonomisti, 5 dell’Udc, 4 di Diventerà Bellisima e 3 di Fratelli d’Italia-Noi con Salvini. A questi 29 si devono aggiungere i 6 candidati inseriti nel listino che sono Gianfranco Micciché, Giusy Savarino, Elvira Amata, Bernadette Grasso e Roberto Di Mauro.

I risultati mostrano come il Movimento 5 Stelle sia il partito più votato in tutta la Regione, avanti a Forza Italia e PD che, in questa tornata elettorale, prende una bella batosta.

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Ecco gli eletti in tutte le province con qualche dubbio solo per Catania che ha rallentato le operazioni di spoglio.

Per la maggioranza, Forza Italia ottiene 12 seggi e gli eletti sono: Riccardo Gallo Afflitto (eletto nel collegio di Agrigento), Michele Mancuso (Caltanissetta), Marco Falcone e Alfio Papale (Catania), Luigi Genovese e Tommaso Calderone (Messina), Giuseppe Milazzo, Riccardo Savona e Marianna Caronia (eletta grazie all’ingresso all’Ars di Miccichè attraverso il listino di Musumeci), Orazio Ragusa (Ragusa), Rossana Cannata (Siracusa), Stefano Pellegrino (Trapani).

Con il patema d’animo fino a tarda serata, alla fine la lista di Fratelli d’Italia e Noi con Salvini supera la soglia di sbarramento del 5% e conquista te seggi che vanno a Gaetano Galvagno (Catania), Antonio Catalfamo (Messina) e Tony Rizzotto (Palermo).

Il movimento #DiventeràBellissima consegna all’Ars quattro deputati: Giuseppe Zitelli (Catania), Giuseppe Galluzzo (Messina), Alessandro Aricò (Palermo), Giorgio Assenza (Ragusa).

I Popolari e autonomisti-Idea Sicilia prendono 5 seggi che vanno a Carmelo Pullara (Agrigento), Pippo Compagnone  (Catania), Toto Cordaro e Roberto Lagalla (Palermo) e  Pippo Gennuso (Siracusa).

Anche l’UDC di Lorenzo Cesa alla fine supera la soglia di sbarramento e i deputati eletti sono:  Margherita La Rocca Ruvolo (Agrigento), Giovanni Bulla (Catania), Cateno De Luca (Messina), Vincenzo Figuccia (Palermo) ed Eleonora Lo Curto. Quest’ultima viene eletta per la contestuale ed automatica elezione di Mimmo Turano, il più votato nel collegio trapanese, attraverso il listino del candidato vincente Musumeci. 

I restanti 34 deputati vanno all’opposizione.

Il Movimento cinque stelle conquista 20 seggi e gli eletti sono: Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro (Agrigento), Nunzio Di Paola (Caltanissetta) che prende il posto di Cancelleri a cui spetta il posto all’Ars per essere arrivato secondo alla competizione elettorale, Angela Foti, Gianina Ciancio e Francesco Cappello (Catania) – per il quarto si attende la conclusione del lungo scrutinio etneo -, Elena Pagana (Enna), Valentina Zafarana e Antonino De Luca (Messina), Giampiero Trizzino, Salvatore Siragusa, Luigi Sunseri, Roberta Schillaci (Palermo), Stefania Campo (Ragusa), Stefano Zito e Giorgio Pasqua (Siracusa), Sergio Tancredi e Valentina Palmeri (Trapani). 

Il Pd elegge 11 deputati. Sono Michele Catanzaro (Agrigento), Giuseppe Arancio (Caltanissetta), Luca Sammartino e Anthony Barbagallo (Catania), Luisa Lantieri (Enna), Franco De Domenico (Messina), Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici (Palermo), Nello Dipasquale (Ragusa), Giovanni Cafeo (Siracusa), Baldo Gucciardi (Trapani).

Due gli eletti con Sicilia Futura, si tratta di Nicola D’Agostino (Catania) ed Edy Tamajo (Palermo).

A completare la formazione dell’ARS c’è Claudio Fava, che prende l’unico seggio scattato per la lista di sinistra “I cento passi”.

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