All’Accademia di Belle Arti si parlerà della strana morte di Attilio Manca

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CATANIA – L’Accademia di Belle Arti giovedì 23 novembre, alle ore 17.00, dall’aula magna di Palazzo Vanasco si schiererà nella lotta alla mafia presentando il libro d’inchiesta del giornalista scrittore Luciano Mirone, “Suicidio di mafia. La strana morte di Attilio Manca”, Castelvecchi editore, che analizzerà dal punto di vista medico legale la morte dell’urologo di Bacellona Pozzo di Gotto collegata con l’operazione di cancro alla prostata cui, nel settembre 2003, è stato sottoposto a Marsiglia il latitante di Cosa Nostra Bernardo Provenzano.

 

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Incontriamo le organizzatrici dell’incontro culturale la professoressa Liliana Nigro, titolare della cattedra di Storia del costume, e la giornalista Elisa Guccione che ci spiegheranno com’è nato questo progetto dall’alto valore formativo e sociale.

 

Liliana Nigro scende nuovamente in campo parlando dello spinoso caso della morte di Attilio Manca. Ci racconta come ha preso vita quest’iniziativa?

“È compito di ogni cittadino smuovere le coscienze. Ognuno di noi ha il dovere di parlare di lotta alla mafia e di legalità. L’incontro dedicato alla morte di Attilio Manca, fortemente voluto insieme al mio fidato addetto stampa Elisa Guccione, è un caso lampante di ingiustizia, perché già dalla dinamica della morte che sarà spiegata dal criminologo Giuseppe Fiorito è impensabile che si tratti di suicidio in quanto Attilio Manca era un mancino puro e non avrebbe potuto aver utilizzato la mano destra per iniettare nel braccio sinistro la dose letale di eroina”.
Per chi crede negli ideali di giustizia e legalità è possibile parlare di mafia senza essere coinvolti?
“L’incontro di giovedì 23 novembre non vuole sostituirsi ad un’aula di tribunale- continua Elisa Guccione- ma sarà un’analisi attenta e dettagliata che emerge anche dalle ricerche del collega Luciano Mirone autore del libro “Suicidio di mafia. La strana morte di Attilio Manca”. Verrà esaminato uno dei casi più eclatanti di giustizia deviata strettamente collegata alla trattativa Stato mafia. La colpa di Attilio Manca era quella di essere l’unico urologo in Italia ad operare il cancro alla prostata per laparascopia, qualità che lo mise a sua insaputa a contatto con Bernardo Provenzano. Fatto testimoniato anche da diversi pentiti”.
Nomi illustri come Sonia Alfano, figlia di Beppe Alfano giornalista ucciso dalla mafia ed ex presidente della commissione europea antimafia, parteciperanno a quest’incontro dall’alto valore legale. È stato difficile poter formare la rosa dei relatori?
“No. I relatori che animeranno l’incontro sono tutte persone super partes, che hanno sposato la causa Attilio Manca per far conoscere uno dei casi più eclatanti di un omicidio camuffato da suicidio. Tutti dal medico legale Cataldo Raffino, all’avvocato criminologo Giuseppe Fiorito a Sonia Alfano hanno spostato i loro impegni per essere presenti”.
Immagino che avrete avuto modo di parlare con la famiglia Manca prima di mettere in atto questo progetto…

“Certamente. Dai dialoghi con la signora Manca ho notato una donna affranta dal dolore che però non si arrende e combatte per ridare la dignità che a suo figlio è stata strappata. Con molta probabilità la signora Angela o in video conferenza o in collegamento telefonico sarà con noi durante l’incontro”.
Il suo mondo è l’arte, la moda e lo spettacolo in genere. Com’è nata la voglia di parlare di mafia e del caso Manca?

“Si è operatori culturali in vari modi- riprende Liliana Nigro-. Nel mio lavoro contribuisco, attraverso il linguaggio che mi è più congeniale ovvero quello della moda, ad insegnare ai miei allievi valori come cooperazione, solidarietà e giustizia sociale ma ciò non toglie che non si possano posare lustrini e paiellettes e parlare di mafia e di criminalità”.
Quali sono i prossimi impegni che la vedranno protagonista?
“La conferenza su Attilio Manca inaugura un ciclo d’incontri che la cattedra di Storia del Costume, insieme al supporto dei miei assistenti Piero Giuffrida, Veronica Maugeri, Iolanda Manara, Giulia Riga. Lidia Di Mauro e Stefania Giuffrida, terrà durante quest’anno accademico. Oltre alla grande mostra di abiti e costumi in onore di Sant’Agata e la kermesse di moda teatrale di giugno a villa Pantò avremo il 7 dicembre una lectio magistralis dello scrittore e filosofo Igor Sibaldi. Quest’anno per la prima volta gli allievi e gli stilisti emergenti della Maison Du Cochon esporranno a palazzo Bufali di Belpasso, dal 2 dicembre, una mostra di abiti dedicati a Santa Lucia con un’inaugurazione ricca di particolari giochi piromusicali che mi vedranno anche cantare “Summertime”, “All of me” e “Santa Lucia” di Caruso accompagnata dai musicisti Vittorio Ugo Vicari e Gianluca Maieli. Questo è solamente la punta dell’iceberg di tutto il programma di eventi che presto saranno resi noti”.
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