CATANIA – “A noi interessa il programma, non le beghe politiche”. Ad affermarlo è il leader di Alternativa Popolare Angelino Alfano, oggi a Catania per sostenere i candidati all’assemblea regionale siciliana e il designato vicepresidente Giovanni La Via.
Alfano ha subito sottolineato che alla coalizione di cui fanno parte interessa il programma che deve puntare innanzitutto su lavoro, infrastrutture e turismo: lavoro per i giovani ma anche per i 50enni che sono la nuova “questione sociale”, così come definita dallo stesso Alfano che aggiunge: “noi siamo sicuri di vincere, la sfida può essere tra noi e il movimento cinque stelle”.
Il ministro ha anche sottolineato che la Sicilia non deve essere considerata un laboratorio politico e che le elezioni regionali non fanno da traino alle nazionali: “questo non per sminuire la campagna elettorale siciliana ma anzi per valorizzarla”.
Alla domanda sugli impresentabili, Alfano ha detto: “se si conta il numero di città importanti che loro hanno, il numero di indagati è da record mondiale. E fanno loro la morale. Credo che oltre che a sospendere la predica – ha infine aggiunto- dovrebbero anche smontare il pulpito. E lo dico a difesa di un’onestà intellettuale che loro non hanno: non è che nel centrodestra non si possono candidare indagati, mentre loro al governo delle città con sindaci indagati”.
Venendo poi a Salvini, in questi giorni in Sicilia, Alfano ha detto: “Salvini, lo stesso che voleva i tram per i milanesi, vuole i voti del Sud, della Sicilia, per difendere gli interessi del nord. Questa è la verità. E poi dice: ‘eventualmente chiamo Grillo a governare se vinciamo a livello nazionale’. E mi viene da rispondere in siciliano: ‘nuddu si pighia, se non s’assumighia’ perché rappresentano lo stesso tipo di estremismo con cui noi non vogliamo avere nulla a che fare”.