Quante volte ci sorge il dubbio su come si scrive una parola in inglese? Migliaia! Perché non usiamo spesso questa lingua straniera, perché magari quello che abbiamo imparato a scuola lo abbiamo dimenticato, ma anche perché a volte i dubbi sono leciti ma non possiamo permetterci di sbagliare.
Adesso niente paura: l’errore sarà solo un brutto ricordo. Possiamo, intatti, affidarci a Ludwig, primo motore di ricerca linguistico che aiuta chiunque a scrivere correttamente in inglese. Diversamente dai comuni motori di ricerca, pensati per recuperare informazioni generiche, Ludwig è specializzato nella ricerca e nel confronto di frasi e utilizza il web in inglese come un immenso corpus linguistico da cui attingere per fornire agli utenti il suggerimento che cercavano. Basta semplicemente scrivere una frase nella propria lingua per ottenere una traduzione contestualizzata da confrontare poi con frasi in lingua inglese corrette provenienti da fonti autorevoli.
A creare questa innovativa idea sono stati tre siciliani, Federico Papa, Antonio Rotolo e Roberta Pellegrino, e lo hanno fatto anche con lo scopo di evitare agli italiani “strafalcioni” all’estero, con uno strumento che permetterà di “ridurre” il vantaggio competitivo che hanno gli anglofoni rispetto al resto del mondo.
I tre siciliani hanno pure creato una start-up a Palermo e Catania. Ora ‘gli inventori’ di Ludwig voleranno per due settimane in Silicon Valley per frequentare la prestigiosa Startup School di Mind The Bridge. Hanno vinto il #SanFranciscoDreaming, il premio più ambito della sesta edizione itCup Registro 2017, offerto dalla Fondazione Denoth, ente no profit dedicato alla memoria del professor Franco Denoth. Gli inventori di Ludwig descrivono il motore di ricerca come “il cugino piccolo di Google, ma con un dottorato in linguistica”. Il web service è disponibile on-line da qualche giorno all’indirizzo www.ludwig.guru ed è gratis. Per usarlo basta digitare una frase in qualsiasi lingua per ottenere in una frazione di secondo l’espressione corrispondente in inglese o, in alternativa, scegliere quella più vicina al concetto che si intende formulare. Il sistema si avvale si due componenti: un database, in continua espansione composto solo da fonti attendibili e scritte in inglese corretto (articoli scientifici, riviste, saggi, letteratura, testate giornalistiche, atti amministrativi, atti giuridici, libri di grammatica) e un algoritmo (di information retrieval), che coniuga ricerca statistica adattativa e tecniche di ricerca semantica di Natural Language Processing (NLP).
“E’ un riconoscimento inaspettato – dice Roberta Pellegrino – Insieme agli altri due soci abbiamo deciso che a volare nella Silicon Valley per frequentare questo prestigioso corso sarà una donna, cioè io. Ha un valore simbolico molto alto per noi. Sarà un’occasione unica per stringere anche accordi commerciali con partner americani. Puntiamo a questo, anche per fortificare e consolidare la nostra start up”.