CATANIA – Arriva a Catania per un paio d’ore prima di volare per Napoli dove lo aspetta la conferenza programmatica del PD: Matteo Renzi ci tiene, però, a essere in Sicilia e all’ultimo momento sceglie Catania per portare il suo personale appoggio al candidato presidente Fabrizio Micari, “l’unico che da siciliano voterei e non perché del centrosinistra ma perché preparato e pronto ad affrontare la sfida che la Sicilia propone per colmare l’enorme divario tra nord e sud”, dice Renzi.
In un sala gremita e con i candidati all’Ars seduti in platea – da Anthony Barbagallo a Luca Sammartino ad Angelo Villari – Renzi parla pochi minuti ma condensa la sua idea di cambiamento, di alleanze e di futuro: “Mi hanno detto, non vieni ad aiutare Fabrizio? Ho detto non preoccupatevi: tutto il Pd è in Sicilia”
Poi Renzi, per rispondere in qualche modo alle polemiche di questi giorni sul voto utile, ha detto: “A chi parla di voto utile ricordo, a chi vota tutto a sinistra, che poi non può meravigliarsi se il 6 novembre la Sicilia avrà un presidente della Regione di destra, Se vogliamo fermare la destra, evitando un salto nel buio, il voto utile è quello a noi, il modo più credile e utile, fermando estremismo e populismo”.
Alle sue parole fanno eco quelle del candidato Micari che, ringraziando il segretario per la visita, sottolinea come in queste settimane di campagna elettorale abbia avuto modo di incontrare tutte le categorie sociali, lavorative e imprenditoriali; di parlare con giovani e meno giovani; di confrontarsi con il mondo produttivo e con chi un lavoro non lo ha più: “dobbiamo lanciare la nostra regione, sfruttare le sue potenzialità”, ha detto il candidato alla Presidenza.