I siciliani non credono più nell'istituzione Regione. Lo rileva sondaggio Demopolis che vede Musumeci in vantaggio

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SICILIA – Sfiducia nelle istituzioni e nella politica. Questo il risultato più evidente della ricerca dell’Istituto Demopolis sulle intenzioni di voto in Sicilia. Dunque, a poco più di 2 settimane dal voto, la fiducia dei siciliani nell’istituzione “Regione” crolla dal 33% del 2006 al 12%; se si andasse oggi alle urne, il 52% degli aventi diritto, circa 2 milioni e 400 mila siciliani, non voterebbe per la scelta del nuovo Presidente della Regione: un’astensione molto alta, in parte recuperabile, che aumenta l’incertezza sull’esito della competizione del 5 novembre.

E chi voterà, cosa farà? Soltanto il 61% ha già un orientamento preciso; il 16% esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea. Il 23%, quasi un quarto degli elettori siciliani, è ancora del tutto indeciso sulla scelta da compiere.

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“A 16 giorni dalle elezioni – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – la sfida per la conquista di Palazzo d’Orleans resta decisamente aperta. Considerata l’attuale instabilità del consenso, nell’ultimo sondaggio prima del black out previsto dalla legge, Demopolis ha scelto di fotografare non soltanto il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito dai cittadini che dichiarano di aver compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali candidati”.

L’indagine, condotta dal 17 al 19 ottobre 2017 su un campione regionale stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia, ha fatto emergere un testa a testa tra centrodestra e M5S, con la coalizione a sostegno di Fabrizio Micari staccata al terzo posto e insidiata dalla lista “Cento passi per la Sicilia” guidata da Claudio Fava. Secondo il sondaggio – che prende in considerazione i 4 principali schieramenti – la coalizione che sostiene l’ex presidente della Provincia di Catania Nello Musumeci si attesta al 36%, seguita dal candidato M5S Giancarlo Cancelleri al 35%. Micari, sostenuto da Pd, Ap e dalle liste Centristi per Micari, Micari Presidente e Pdr Sicilia Futura, si ferma al 15.7 seguito da Fava – sostenuto da Mdp e Sinistra Italiana – al 13.8%. Il sondaggio di fatto, conferma il trend emerso nei giorni scorsi in vista delle Regionali del 5 novembre. E Musumeci, seppur di poco, resta il favorito. L’ex esponente di Anm, a capo del movimento #DiventeràBellissima, è sostenuto da Fdi (il primo a farlo), la lista leghista Noi Con Salvini, da Forza Italia e dal Movimento per le Autonomie. Nelle liste di Musumeci compaiono, inoltre, esponenti di Scelta Civica e del Pli. Sul fronte opposto, la coalizione guidata da Micari fa riferimento al campo del centrosinistra e vede, tra i suoi sostenitori, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando laddove Fava, figlio del giornalista ucciso nel 1984 Pippo Fava – conta sull’appoggio di Mdp di Sinistra Italia e Possibile e anche di Rifondazione Comunista. Il M5S, con Cancelleri, corre invece da solo laddove, tra i candidati alla presidenza, va preso anche in considerazione Roberto La Rosa, a capo del movimento Siciliani Liberi. Escluso dalla corsa, invece l’autonomista Franco Busalacchi.

 

fonte ANSA

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