Approvato il Prg a Comiso dopo decenni di attesa. E adesso si attende la svolta in campo urbanistico ed edilizio

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COMISO (RG) – Con la formulazione delle controdeduzioni al voto del Cru, si è concluso nelle ultime ore l’iter consiliare per l’approvazione del Piano regolatore generale di Comiso. Il Comitato regionale per l’urbanistica, nel valutare positivamente gli orientamenti strategici del Prg – che hanno attraversato tre amministrazioni comunali dal febbraio 2008 ad oggi – ha pienamente condiviso la procedura incardinata dalla presidenza del Consiglio comunale dicendo sì al percorso tecnico-amministrativo condotto in stretto raccordo con l’ufficio tecnico comunale. Grazie ai sette consiglieri di maggioranza e opposizione compatibili (il presidente Gigi Bellassai e i consiglieri Gaetano Cottonaro, Salvo Liuzzo, Vincenzo Maggio Mara Campanella, per la maggioranza e Giorgio Assenza e Dante Di Trapani per l’opposizione) si è raggiunto l’obiettivo di chiudere, in seconda convocazione, approvando le controdeduzioni proposte dal coordinatore dell’ufficio di progettazione, l’ing. Maurizio Erbicella. In particolare è stata giustificata la necessità della riapposizione delle Cs (zone agricola residenziale perequata) giustificando con approfondite valutazioni tecniche e aerofotogrammetriche il mosaico catastale e la forte vocazione residenziale delle contrade agricole immediatamente collegate con l’abitato.

“Sono state inoltre integrate – chiarisce il sindaco Filippo Spataro – le norme tecniche di attuazione con quelle del piano commerciale e precisate le specifiche relative alle aree a rischio idrogeologico e i vincoli aeroportuali Enac, che saranno aggiornati appena esecutivi”. Per quanto attiene le osservazioni, il Cru, facendo proprio il parere del servizio 4/Dru – Assessorato Territorio e Ambiente della Regione siciliana, ha aderito perfettamente alle decisioni del Consiglio comunale di Comiso. “Il nuovo Prg perequato di Comiso, corretto e migliorato con le oltre 167 osservazioni/opposizioni – spiega ancora il primo cittadino assieme al presidente Bellassai – grazie ad una virtuosa mediazione tra maggioranza e opposizione, sarà presto una realtà. Questo strumento urbanistico sarà una formidabile leva di sviluppo locale perché è ecologico, con consumo di suolo zero, con la valorizzazione del centro storico e con la tutela dei valori ambientali, equo in quanto applica il principio di perequazione (uno dei pochi casi in Sicilia) che garantisce una giustizia fondiaria dando la possibilità ad ogni cittadino di veder garantito il diritto di edificare”.

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A commentare anche il presidente comunale della Cna, Salvatore La Rosa, il quale afferma: “Ci parlano di uno strumento sostenibile perché consente la realizzazione dei servizi di standard in un rapporto pubblico-privato e contemporaneo perché risponde alle esigenze normative e programmatorie di un territorio in evoluzione che si vuole fare in modo possa divenire presto un significativo attrattore d’investimenti. E’ però opportuno che non si dimentichino tutti gli altri strumenti che possono rappresentare una calamita d’investimenti per fornire la possibilità ai piccoli e medi imprenditori di vari settori di potere intervenire con azioni specifiche. Ad esempio, chiediamo: che fine ha fatto il Paes? Più volte abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale a dire la propria in proposito. Ma non abbiamo ancora ottenuto risposte soddisfacenti”.

 

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