PICERNO – Incastonata alle pendici del Monte Li Foj, Picerno – paese di oltre 6 mila abitanti nel potentino – è una meta ideale per le vacanze, soprattutto se queste vogliono coniugarsi alla conoscenza, alla storia, alla scoperta di tradizioni enogastrononiche che rendono questo piccolo paese punta d’eccellenza dell’intero territorio.
Il castello fu scelto come dimora soprattutto da Manfredi, figlio di Federico II: Manfredi, infatti, preferiva più Lagopesole che la capitale del regno, Palermo. Il castello è oggi una proprietà demaniale e ospita numerose attività culturali: dal 2000, inoltre, accoglie l’Antiquarium realizzato con i materiali medievali rinvenuti durante le campagne di scavo effettuate nel cortile minore. Il castello domina tutta la sottostante valle di Vitalba, è realizzato in conci di pietra arenaria e conserva ancora oggi la struttura originale.Ad accoglierci e a parlarci di questo castello è il presidente della Pro Loco di Lagopesole Marcello Romano
Il nostro venerdì prosegue alla scoperta dei sapori enogastronomici: ci rechiamo
“a ridosso del fiume Ofanto e alle falde del Monte Vulture,
dove Federico II di Svevia getto le basi dello Stato Moderno”.
Siamo ospiti de La Masseria di Proserpina dove abbiamo modo di toccare con mano la nascita del pecorino di Filiano Dop, formaggio a pasta dura e semicotta prodotto con latte di pecora intero e crudo: ne impariamo la produzione e ne assaporiamo il gusto unico.
Il pranzo è un tripudio di eccellenze locali che vanno dai salumi al pecorino fattoci assaggiare sia al naturale che cotto in forno; e poi ancora gli ortaggi, la pasta, l’agnello e le carni. Tutto accompagnato da un ottimo rosso.
Riprendere il giro pomeridiano non è certo semplice: ma ci riusciamo, per fortuna, e andiamo alla scoperta di un’altra eccellenza del territorio, “Le cantine del notaio” e del magnifico mondo – soprattutto sottoterra dove sono conservate le botti – che ci lascia senza fiato. Ecco alcune immagini.
Arriviamo così all’ultimo giorno del nostro soggiorno: andiamo alla scoperta, a Satriano, del Museo del Peperoncino: grazie al suo presidente Michele Miglionico scopriamo tante sfaccettature di questo oro rosso.
Il museo è una location multimediale di innovativa tecnologia che dà vita a uno spazio di grande suggestione che permette di ripercorrere la storia del peperoncino. Un viaggio tra arte, cinema, musica, curiosità e simbolismi.
Finita la chiacchierata al museo, ci dirigiamo alla scoperta del borgo di Satriano, la città dei murales, il paese più dipinto d’Italia: è la prima volta, infatti, che la sottoscritta si imbatte in un paese così colorato, con i murales che abbelliscono le vie del borgo.
I muri narrano costumi, gesta, vita quotidiana e leggende. L’iniziativa ebbe inizio nel 1998 con Luciano La Torre che considera l’attività pittorica particolarmente importante, per il recupero e la conservazione delle tradizioni, e dell’identità culturale del posto, altrimenti esposte alla dimenticanza.
Il nostro viaggio si conclude al ristorante La Botte: lo chef Roccantonio Pascale ci vizia con una cucina prelibata e ricca di buoni sapori. Piatto clou l’agnello con le patate.
In ultimo, ma non per questo meno importante, durante il nostro soggiorno siamo stati coccolati all’hotel Boungaville di Picerno: eccezionale tutto lo staff, bravissimo lo chef che ci ha deliziati con le sue specialità.