La Cna territoriale di Ragusa apre il ponte con Malta: “Ecco come le piccole e medie imprese siciliane potranno commercializzare i propri prodotti nell’isola dei Cavalieri”

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RAGUSA – Le nuove occasioni di fare business. Rivolte alle piccole e medie imprese della Sicilia. Intende coglierle la Cna territoriale di Ragusa che, in questi giorni, con una propria delegazione, è stata a Malta allo scopo di sancire l’accordo di cooperazione internazionale con la Grtu – Malta Chamber of Smes. E’ stata sottoscritta in maniera definitiva l’intesa da parte dei due presidenti, Giuseppe Santocono per CNA e Paul Abela per l’associazione delle Pmi dell’isola dei Cavalieri. Accordo benedetto dal presidente della Camera dei deputati di Malta, Angelo Farruggia. E’ la naturale conclusione di un percorso avviato nei mesi scorsi, grazie ai rapporti coltivati dal vicepresidente provinciale Cna Ragusa, Maurizio Scalone, delegato all’internazionalizzazione, che hanno sempre più puntato a fare in modo che potessero essere sviluppati progetti speciali per la crescita di entrambi i territori, favorendo lo scambio commerciale tra le piccole e medie imprese. Cosa succederà adesso? Che cosa prevede l’intesa? Chi l’ha finanziata? Quali prospettive si aprono per le piccole e medie imprese siciliane?

“Intanto – spiega Scalone – per quanto riguarda gli aspetti prettamente operativi, nelle rispettive sedi, quindi alla Cna di Ragusa e alla Grtu – Malta Chamber of Smes, saranno istituiti uffici di supporto all’internazionalizzazione, le cui modalità di funzionamento sono disciplinate dall’atto appena sottoscritto. Gli uffici in questione rappresenteranno il punto di riferimento per tutte le imprese dei rispettivi territori interessate alle iniziative di cooperazione e saranno abilitati ad erogare i vari servizi, che riguarderanno non solo Italia e Malta, ma anche i Paesi Terzi ritenuti più interessanti per investimenti comuni. E’ stata la nostra associazione di categoria, per la parte italiana, e quella maltese, per la parte legata all’isola dei cavalieri, a finanziare un progetto in cui crediamo molto”.

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“Le imprese – continua Scalone – possono recarsi in questi due uffici e verificare se possiedono i requisiti per potere commercializzare i propri prodotti. Non ci sono preclusioni per quanto riguarda le tipologie di merci che sarà possibile introdurre nell’altro Paese. Come Cna avremo il compito di fornire i giusti indirizzi, facendo un’analisi di mercato e chiarendo quali possono essere le possibilità di successo di un prodotto piuttosto che dell’altro. Si potrebbe cominciare, ad esempio, con le produzioni agroalimentari senza dimenticare, però, i complementi d’arredo, i mobili e quant’altro fa delle nostre imprese un punto di riferimento dell’eccellenza locale e regionale. E’ chiaro che, a fronte di un potenziale incremento delle produzioni, le nostre imprese dovranno essere brave a organizzarsi per cercare di soddisfare in tempi rapidi le richieste”.

 

E’ una occasione che non va sottovaluta – afferma il presidente Santocono, a Malta con il segretario provinciale Giovanni Brancati – e che, anzi, in questo periodo storico, può rappresentare un valore aggiunto. Non dimentichiamo che, al giorno d’oggi, l’internazionalizzazione è un processo imprescindibile per la crescita delle piccole e medie imprese soprattutto di alcuni settori. E noi abbiamo scommesso in questo ambito perché abbiamo creduto nella bontà dei rapporti venutisi a consolidare nei mesi scorsi. Un percorso non semplice e che, però, adesso ha visto la luce”. Sia Cna che Grtu fanno parte dell’Ueapme, l’unione europea delle associazioni che rappresentano la piccola e media impresa. “Uno dei prossimi obiettivi – aggiunge Scalone – sarà quello di coinvolgere nell’accordo le altre Cna siciliane per proiettare all’esterno tutte le imprese della nostra regione interessate a crescere con l’export”.

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