Sporchiamoci le mani per aiutare La Casa di Toti

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CATANIA – In tanti hanno decido già di sporcarsi le mani sposando la campagna “Sporchiamoci le mani” de ‘I bambini delle fate’ per sostenere La Casa di Toti. Un modo per offrire un aiuto concreto mensilmente a un costo bassissimo, solo 20 €, per una adozione a vicinanza così come la definisce Samuel Mazzolin, responsabile nazionale di Sporchiamoci le Mani.

Mercoledì più di 60 persone hanno deciso di partecipare alla presentazione di questa mirabile iniziativa che ha lo scopo di sostenere i ragazzi con disabilità e in particolar modo gli stage che compiono nel nascente albergo etico – La Casa di Toti – a Modica per volere di Muni Sigona, la mamma di Toti.

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Catania ha la sua fatina, Federica, che è l’anello di congiunzione tra un bellissimo progetto – La Casa di Toti – e i tanti sostenitori che proprio ieri si sono incontrati per conoscere a che punto è arrivata la costruzione dell’albergo etico e sottoscrivere questa partecipazione attiva. E come ha detto Muni Sigona, creatrice della bella realtà che è appunto La Casa di Toti, sono donazioni che hanno una loro continuità nel tempo e questo mette in evidenza l’impegno sociale di tante famiglie.

Tante le testimonianze commoventi che si sono registrate nel corso della serata, testimonianze che hanno messo in evidenza come questo progetto faccia sentire le famiglie meno sole, come si possa creare un futuro per i ragazzi, anche quando i genitori non ci saranno più. C’è ad esempio la storia di Giovanni, un ragazzo che per caso si è avvicinato al progetto, e adesso lavora alla mensa della Sifi conquistando un’autonomia che fino a qualche settimana prima sembrava inimmaginabile. C’è la storia di Federico e della sua famiglia, lasciati soli: suo papà Gaetano ha evidenziato che da quando Federico è entrato a far parte di questo gruppo, si senta appagato e felice perché ha trovato amici, sostegno, conforto e soprattutto una speranza. La stessa che ha trovato la sua famiglia che spesso aveva partecipato a progetti che si erano rivelati un buco nell’acqua: “cosa che non è capitata, invece, con La Casa di Toti, progetto serio e davvero speciale che ci sta regalando tante gioie”. C’è poi la testimonianza di una nonna, la nonna di Toti, che non immaginava che la villa di famiglia potesse trasformarsi in un futuro felice per tanti ragazzi come suo nipote Toti.

Ecco le interviste realizzate durante l’incontro.

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