RAGUSA – Mancano le vocazioni. E istituzioni religiose secolari sono costrette a fare fagotto e ad andar via. E’ il caso dei frati minori conventuali la cui presenza, a Ragusa, è attestata da ben otto secoli. Lunedì scorso, però, i religiosi hanno tenuto l’ultima cerimonia per accomiatarsi dai fedeli che tra emozioni e lacrime hanno salutato il parroco, padre Angelo Sparacino, e il vicario, padre Luigi Butera. Erano rimasto solo loro due nella casa conventuale di corso Vittorio Veneto, antica dimora signorile che la famiglia Schininà aveva donato al suddetto ordine. E sin dal 1953 i conventuali avevano retto la parrocchia annessa, quella dell’Angelo custode, che, adesso, invece, a partire dal 9 ottobre, sarà gestita dalla Curia diocesana. Nonostante si sapesse già da tempo che i frati minori conventuali dovevano andar via dalla parrocchia, essendo una comunità composta ormai da sole due persone, il momento del commiato è stato emozionante. Toccante il momento in cui padre Angelo ha ribadito che dopo otto secoli i frati minori conventuali avrebbero lasciato la città. Don Angelo Sparacino arrivò a Ibla nel 1970 e per tre anni fu collaboratore di padre Lombardo. In quegli anni i conventuali erano ancora presenti nel convento all’interno dei Giardini iblei, ora diventato un ristorante con scuola di cucina e albergo. Un evento dal sapore storico, dunque, quello consumatosi lunedì scorso, con molti fedeli che non hanno saputo nascondere le lacrime.
Ma i frati, tenendo fede al loro carisma, hanno continuato ad essere allegri e festanti, rammaricandosi comunque per il fatto di non aver potuto continuare a prestare il proprio servizio a Ragusa come accadeva da tempo immemore. Ma non è detto che in un futuro remoto non potrà esserci un ritorno. Intanto, l’attesa è per l’insediamento del nuovo parroco, don Luigi Diquattro. La parrocchia sarà, infatti, retta dalla diocesi. La comunità parrocchiale si riunirà alle 20 per la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, durante la quale don Diquattro inizierà il suo ministero.
Era da almeno 10 anni che si parlava di questa chiusura decisa dagli organi superiori della provincia religiosa di Sicilia dei frati minori conventuali (oltre a quello di Ragusa, sono stati soppressi in Sicilia i conventi di Noto e Mussomeli), soppressione oggi confermata dal padre generale della provincia di Sicilia, Gaspare La Barbera. Adesso il convento passa sotto la giurisdizione della diocesi e la parrocchia sarà guidata da un sacerdote di nomina vescovile: i locali della struttura saranno in parte utilizzati dal nuovo parroco.
Padre Angelo, 78 anni, è originario di Acquaviva Platani (è stato ordinato sacerdote il 1° settembre 1963 a Mussomeli nella chiesa di S. Francesco dal vescovo di Caltanissetta mons. Francesco Monaco). Adesso andrà ad affiancare padre Biagio Aprile, rettore del convento di Comiso. Innumerevoli le opere e le iniziative da lui portate a compimento in tanti anni di permanenza a Ragusa e numerosi gli incarichi espletati oltre a quelli di parroco, da insegnante nelle scuole medie ad amministratore dell’ospedale Maria Paternò Arezzo (sino all’unificazione dei due nosocomi cittadini). Sempre cordiale e disponibile ha fatto del suo sacerdozio una vera missione improntata ai dettami di San Francesco.