#facciamolotutti.
E’ questo l’hashtag dedicato quest’anno alla raccolta fondi per la ricerca scientifica per sconfiggere la SMA – atrofia muscolare spinale -, una terribile malattia che colpisce decine di bambini. Ma se ci uniamo tutti, una cura si può trovare, perché si aiuta la ricerca, si aiutano medici che hanno deciso di dedicarsi a questa malattia. Ma servono i fondi: ecco perché è partita una campagna solidale promossa dall’associazione Famiglie Sma, attiva fino al 9 ottobre.
L’obiettivo è ambizioso: un futuro senza Sma. Ma il momento è propizio: c’è un nuovo farmaco che accende la speranza, nusinersen, un farmaco salvavita in grado di inibire la patologia neuromuscolare che nella sua forma più grave conduce alla morte. Lo spiegano nello spot i ragazzi che la malattia la sperimentano sulla propria pelle: “Stiamo avendo buoni risultati, ma abbiamo pochi centri per la somministrazione e solo alcuni accedono alla cura”.
Per rispondere all’invito a donare – per sostenere i bambini con Sma e il percorso sanitario avviato negli ultimi mesi da 130 pazienti, con incoraggianti risultati soprattutto nella fascia 0-6 mesi – basta chiamare da telefono fisso o inviare un Sms al numero solidale 45521, per contribuire con 2 o 5 euro a raggiungere tre obiettivi prioritari nella lotta alla Sma: ampliare il target dei piccoli pazienti per la somministrazione della terapia; reclutare e potenziare il personale medico specializzato; approntare centri regionali dove effettuare il trattamento per via intratecale (la molecola si assume tramite puntura spinale e prevede il ricovero in Day hospital di almeno 24 ore, con cinque iniezioni nei primi sei mesi).
Checco Zalone, per il secondo anno consecutivo, ha deciso di sostenere questa campagna. Questo lo spot.
Ma ci sono anche le storie di due bambini che ci fanno riflettere e che ci invitano a donare ancora di più.