Migranti: a Lampedusa marcia per ricordare le vittime del naufragio

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LAMPEDUSA – Il maltempo non ha fermato i tanti giovani giunti a Lampedusa per partecipare alla marcia organizzata per ricordare i migranti che quattro anni fa persero la vita in un terribile naufragio: furono 368 le vittime nel 2013.

La marcia ha registrato solo un’ora di ritardo rispetto all’ora prevista

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A parteciparvi giovani studenti, superstiti e istituzioni con il presidente del Senato Pietro Grasso e la ministra della Pubblica istruzione Valeria Fedeli, insieme al sindaco Totò Martello: il corteo si è mosso da piazza castello alla Porta d’Europa. Qui il presidente Grasso, parlando ai tanti presenti,  ha voluto riaffermare “i principi e i valori dell’Europa in difesa della dignità e dei diritti dell’uomo, senza alcuna distinzione. Questo lo dobbiamo – ha detto ancora Grasso – a tutti coloro che si trovano in questa condizione difficile, a coloro che sono ancora lontani da un futuro di speranza”. Grasso ha ricordato tutti quelli che “fuggono da povertà, guerre, fame, mancanza di diritti. Quei diritti fondamentali che la nostra Costituzione riconosce”. Per il presidente del Senato, quindi, “non solo chi scappa dalla guerra ma anche coloro che fuggono dalla povertà, dalla fame, dalla negazione dei diritti umani hanno il diritto d’asilo”. “La Porta d’Europa è il punto dove finisce l’Europa, ma anche quello in cui inizia. E solo se riusciremo a pensarla come una porta d’ingresso e non di uscita, potremo realizzare gli autentici valori dell’Europa”, ha concluso.

“Mai più morti!”, è stato invece l’appello del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas italiana.

Fiori e una ghirlanda sono stati deposti in mate, sul luogo della sciagura.

Stasera arriverà il ministro Minniti e poi le celebrazioni si concluderanno con il concerto di Claudio Baglioni che torna così a Lampedusa a 5 anni dall’ultima edizione di O’Scià, il festival dedicato ai temi dell’immigrazione.

Il cantautore proporrà brani del suo repertorio e pezzi di autori internazionali, eseguiti con il complesso dei 103 musicisti della Banda musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi, i 40 elementi del coro Giuseppe Verdi di Roma, condotto da Elena Masini con la direzione artistica di Marco Tartaglia, e la partecipazione straordinaria di Paola Saluzzi.

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