SCICLI – Ex convento del Carmine, ex chiesa matrice di San Matteo ed ex convento della Croce. Sono i tre monumenti di Scicli che diventeranno il punto di riferimento principe per la costituzione del polo museale.
Nella città cara ad Elio Vittorini, che l’ha cantata tra le più belle delle città del mondo, e che in effetti negli ultimi dieci anni ha conosciuto una crescita turistica senza pari, tanto da potere fare un raffronto, sul piano degli indici di incremento delle presenze addirittura con Taormina, si sta già pensando al futuro, a come fidelizzare le visite, a creare sempre e più costanti motivi di attrazione.
Ecco perché la notizia arrivata dal Mibact nei giorni scorsi ha suscitato, giustamente, grande entusiasmo. E’ stato lo stesso ministro Dario Franceschini ad annunciare la notizia alla senatrice del posto, Venera Padua, che il governo avrebbe dato il via libera al finanziamento di 850mila euro per la nascita di una realtà unica nel suo genere in provincia di Ragusa e che potrà fornire ulteriore valore aggiunto al richiamo che già la stessa città esercita nei confronti dei turisti. Nel giugno scorso la stessa senatrice Padua aveva incontrato il ministro formulandogli l’idea in questione. Franceschini poi si era reso disponibile per un ulteriore confronto tra la stessa senatrice e il sindaco Enzo Giannone affinché l’idea potesse prendere in qualche modo forma. Di recente, quindi, la notizia del finanziamento. La creazione di un polo museale a Scicli può davvero garantire quell’ulteriore salto di qualità che la città merita. Scicli, insomma, è destinata a diventare sempre più un punto di riferimento per la cultura e il turismo del Sud est siciliano grazie ai suoi monumenti, al progetto dell’ospitalità diffusa che continua a fare proseliti e al buon cibo che, in virtù della bontà dei prodotti locali, rappresenta un altro motivo d’attrazione. Sono soprattutto le basole di via Francesco Mormino Penna, nel cuore della cittadina barocca, ad essersi tramutato nel luogo prediletto dei visitatori, dove è possibile pranzare, cenare o fare un aperitivo a qualsiasi orario. Insomma, Scicli si sta riscoprendo come meta turistica tra le più apprezzate della provincia di Ragusa. Una notevole risorsa che non si vuole sprecare. Ed ecco perché i monumenti, che sono aperti a tutte le ore del giorno, anche in periodo serale, per potere essere visitati, grazie alla collaborazione di coop locali, nel contesto di questo ragionamento rappresentano un aspetto che merita la massima considerazione.
di Giorgio Liuzzo