Vittorio Sgarbi ha deciso, ritira la candidatura a presidente della regione siciliana e decide di schierarsi con Nello Musumeci.
Il tutto ha avuto inizio nel primo pomeriggio di ieri quando è comparso un post sulla pagina facebook dell’onorevole Nello Musumeci in cui ha invitato Sgarbi a unirsi con lui nella corsa alle regionali siciliane, scrivendo: “Al di là delle sigle e delle formule, la Sicilia ha bisogno di un progetto di governo alternativo e innovativo che faccia di questa terra un polo di attrazione di respiro internazionale. Per questo, credo che la mobilitazione delle migliori energie sia un dovere prima ancora che una scelta e, forte di questa consapevolezza, chiedo all’amico Vittorio Sgarbi un atto di servizio a favore dell’Isola che lui tanto conosce e ama. Gli chiedo di continuare la sua civica battaglia di ‘”Rinascimento” accanto a me. Abbiamo bisogno della sua genialità e del suo dinamismo”.
Vittorio Sgarbi aveva esternato la sua scelta di candidarsi alla presidenza della Sicilia lo scorso aprile, in principio sembrava solo una provocazione ma poi Sgarbi in campo è sceso davvero, candidandosi con il suo movimento Rinascimento con lo scopo, partendo proprio dall’isola, di conquistare e illuminare gli italiani.
Il critico d’arte voleva farcela da solo e sembrava ben fermo nella sua posizione eppure nel pomeriggio di oggi ha risposto alla proposta di Musumeci accettando l’invito e ritirando la candidatura. Sgarbi ha affermato: «Ho iniziato una lunga campagna elettorale per le politiche di primavera con il movimento ‘Rinascimento’: la Sicilia è il punto di partenza di questa lunga stagione nella quale intendo innalzare gli italiani a una più alta considerazione del loro patrimonio artistico come valore di coscienza nazionale. Il progetto politico della lista di Musumeci, a partire dal nome ‘Diventerà bellissima’ va nella stessa direzione e potrà trovare una sua continuazione, dopo le elezioni siciliane, nella stretta connessione ideale con ‘Rinascimento’. Sono quindi disponibile a una collaborazione attiva e politica con la sua candidatura a presidente e con il suo progetto di governo della bellezza, in un rapporto diretto e fiduciario».
di Agnese Maugeri