CATANIA – C’è anche l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia esponente del PD, tra i sei arrestati questa mattina dalla guardia di finanza di Catania. I 6, sottoposti agli arresti domiciliari, sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso in relazione alle elezioni amministrative 2016 del Comune di Vittoria.
Oltre al’ex sindaco del Pd, tra gli arrestati il fratello Fabio, attuale consigliere comunale, Giombattista Puccio e Venerando Lauretta, entrambi già condannati per associazione mafiosa.
Grazie a intercettazioni, perquisizioni e soprattutto grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, è emerso come i fratelli Nicosia – pur di ottenere voti – promettevano appalti e favori. Come quello di assumere 60 operatori ecologici riconducibili a una delle aziende di riciclo plastica intestata a esponenti di vertice della “Stidda”.
Prima delle elezioni del 2016, diversi summit si sono svolti tra i fratelli Nicosia e esponenti del clan tra cui Venerando Lauretta e Giombattista Puccio: vertici in cui si stabilivano i favori e i voti. Tant’è che nelle intercettazioni rilevate dalla Finanza emerge come Lauretta abbia rivelato ai suoi sodali di appoggiare i fratelli Nicosia e di poter sostenere altri candidati. In ultimo Nadia Fiorellini, all’epoca dei fatti assessore al Comune di Vittoria, è stata destinataria di una misura interdittiva poiché nella sua qualità di pubblico ufficiale deve rispondere di falso ideologico in atto pubblico avendo falsamente autenticato come apposte in sua presenza numerose firme per la presentazione della lista elettorale nuove idee in cui era candidato Fabio Nicosia, firme che di fatto erano state invece apposte dai coindagati Di Pietro e Giunta.
Tra gli indagati anche il sindaco attutale di Vittoria, Giovanni Moscato: pare che sarebbero confluiti su di lui i voti del ballottaggio per questo si parla di corruzione elettorale.