Nel 2020 Chrome cancellerà il supporto al programma e Adobe ha già deciso di chiuderlo, non aggiornandolo più.
Il programma nacque nel 1995 e ha permesso a tanti siti di inserire contenuti multimediali, ma l’obsolescenza digitale, la lentezza del caricamento e il sorpasso effettuato dal nuovo standard HTML5 ne hanno deciso la fine. Con esso anche tanti device che avevano immaginato, invece, un futuro roseo del software sono finiti nel dimenticatoio.
Dal 2010 a oggi, si è passati all’80% di copertura nel web a quasi il 10%, per un dato che inesorabilmente crollerà a breve.
Tutto in favore del nuovo standard utilizzato dalla maggior parte dei siti per l’inserimento di contenuti multimediali, l’HTML5.
La data di addio al player è fissata per il 2020, anno in cui Google toglierà il supporto a Flash con la versione di Chrome prevista per quell’anno e anche Adobe, di conseguenza, sospenderà il supporto al software.
Inizialmente il primo nemico fu Jobs che al lancio dei device di casa Apple decise di eliminarne il supporto, spaccando il mercato.
La sua scelta, come quasi sempre, si rivelò visionaria.
Molti prodotti subirono invece un tracollo incredibile e furono schiacciati dal dominio Apple, entrando ufficialmente nel dimenticatoio.
Tra questi l’ottimo tablet BlackBerry che, malgrado fosse molto più “performante” dell’iPad, visti i troppi legami col passato, tra cui il supporto a Flash, vendette poco e fu uno dei simboli del grande calo dell’azienda canadese.