CATANIA – I recenti fatti accaduti a Catania – l’aggressione prima all’ispettore di Polizia Municipale Licari e l’aggressione poi ai due lavoratori Multiservizi che si trovavano al cimitero – mettono in risalto come nella nostra città occorra un cambio di rotta e soprattutto una presa di coscienza che qualcosa non va: e non va sia da un punto di vista istituzionale (i cittadini chiedono più controlli che la carenza di uomini non consente), sia morale. Perché la continua escalation di violenza è simbolo di una città che ha perso alcuni valori, di una società che preferisce reagire con un pugno piuttosto che dialogare per trovare una soluzione, di un sistema che mette in primo piano lo scontrino fisico al confronto verbale.
Serve dunque cambiare rotta: lo chiede la seconda municipalità e lo fa attraverso il consigliere di quartiere Marco Di Blasi che ha deciso di invitare per una riunione nella cirscrizione il comandante della polizia municipale Stefano Sorbino che ammette come sia difficile operare in questa città dove ogni giorno si riversano 600 mila persone molte delle quali restie al rispetto delle regole.
“Che ci sia una carenza di uomini è risaputo: a volte se copriamo una zona dobbiamo lasciare sguarnita un’altra parte della città. Ciò non toglie, però, che operiamo affinché le più basilari regole vengano rispettate, in nome del senso civico che ognuno di noi dovrebbe applicare. Purtroppo siamo costretti a verbalizzare ogni giorno una serie di infrazioni banali che però creano disagi alla cittadinanza. Dalla doppia fila alla pretesa di poter parcheggiare dove si vuole tanto è solo per pochi minuti. Insomma dobbiamo rieducarci tutti al rispetto delle regole per vivere meglio”.
Il comandate torna poi a parlare di quanto accaduto il 2 settembre in via Del Rotolo: “l’ispettore Licari non era solo: a nord c’era lui, ma nella stessa strada c’erano pattuglie sia della polizia municipale che della Polizia. In quel momento stavano cercando di risolvere un problema di polizia commerciale. Ma non possiamo certo dire che l’ispettore è stato lasciato solo”.
Marco Di Blasi, che ha proposto questo incontro, chiede maggiore sicurezza in molte zone della città, sicurezza che si traduce con controlli mirati che possano portare il cittadino a seguire la giusta via e al contempo a rendere fruibile la circolazione stradale, molte volte ingolfata proprio per mancanza di una giusta pianificazione dei flussi viari, soprattutto nei periodi più intensi don traffico”.
di Vincenzo Musumeci