CATANIA – Si annuncia una stagione calda per i lavoratori del Bellini e, in generale, per tutto l’ente. Secondo quanto dichiarano gli esponenti sindacali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, UilCom, Ugl spettacolo, Fials , Libersind e Snalv la situazione è davvero critica, soprattutto se verrà applicato un taglio di 3 milioni di euro nella erogazione dei fondi a favore dell’ente teatrale, così come prevede una direttiva del bilancio regionale.
Secondo quanto evidenziano le sigle sindacali, la riduzione del contributo ordinario scenderebbe a 9.549.000 “per tanto – scrivono – qualora non vi fosse un adeguato reintegro del contributo pubblico si prospetta “l’ineludibile blocco delle attività”, visto che i finanziamenti non servirebbero neanche a coprire gli stipendi dei lavoratori”.
Nella nota i sindacati chiedono “alla Regione di porre con estrema urgenza rimedio e al sindaco di Catania Enzo Bianco di sostenere nella sua veste di presidente del cda una delle istituzioni culturali più importanti del territorio e se necessario chiederemo di consegnare le chiavi del teatro a chi ha determinato questa lenta agonia. Non permetteremo che a pagare le conseguenze siano i lavoratori e che si chieda solo il loro sacrificio, portando avanti le attività ad ogni costo anche al prezzo di dimezzare il loro stipendio”.
“Il nostro per ora è solo una richiesta di aiuto prima che sia troppo tardi – concludono – infatti ci potremmo ritrovare il 23 settembre anziché festeggiare il Cigno catanese a celebrare la chiusura del Teatro Massimo Vincenzo Bellini”.