Duro colpo per il Movimento 5 Stelle dopo che il tribunale di Palermo ha messo in forse la candidatura di Giacomo Cancelleri alle prossime elezioni regionali, accogliendo il ricorso di Mauro Giulivo un attivista grillino.
Il giudice Claudia Spiga ha infatti sospeso la validità e gli effetti delle “regionarie” siciliane, le elezioni on line del M5S che hanno incoronato Cancelleri come candidato del movimento pentastellare e ha rinviato la causa al 18 settembre per l’integrazione del contraddittorio nei confronti dei candidati classificati in posizione utile per entrare in lista.
Intanto Grillo, proprio nelle ultime ore, ha pubblicato un post sul suo blog dicendo ai siciliani di non preoccuparsi:”Il MoVimento 5 Stelle in Sicilia ci sarà, non c’è nessun rischio caos. Il tribunale ha semplicemente accolto il ricorso di un iscritto che vuole essere in lista e, come misura cautelare, ha sospeso le “regionarie”. Ciò non toglie che il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni, come previsto, e lo farà seguendo le decisioni che verranno prese dal tribunale”. I pentastellari vogliono ancora fare della Sicilia la prima regione a 5 Stelle prosegue quindi il tour di Cancelleri e Di Maio in giro per le città dell’isola per presentare il loro programma.
Si chiama Mauro Giulivi l’attivista che ha sferrato l’attacco al movimento, ma in realtà i dissapori tra lui e il movimento hanno inizio dalle elezioni comunali di Palermo. Lo scorso giugno Giulivi era stato escluso dalla votazione per non aver firmato un documento, una sorta di codice etico, che gli era stato sottoposto dal Movimento e dallo staff, necessario per potersi candidare. “A Giugno 2017 – scrive Giulivi sul suo profilo Facebook – ho ricevuto, come tutti gli iscritti al Movimento 5 Stelle residenti in Sicilia, l’invito a partecipare alle “regionarie”, le selezioni online per definire la lista di candidati che si presenteranno alle prossime elezioni del 5 Novembre. Dopo appena un giorno, però, ricevo una mail dallo staff di Beppe Grillo, lo stesso che mi aveva invitato a partecipare alla selezione, con cui mi veniva comunicato che non possedevo i requisiti per candidarmi. A seguito di uno scambio di mail in cui chiedevo di essere reinserito dal momento che ritenevo e ritengo di essere in possesso di tutti i requisiti necessari, intuivo che in realtà la mia esclusione era, probabilmente, voluta. Dopo diversi giorni di colloqui in cui ho chiesto bonariamente e senza pubblicità alcuna, di far valere il mio diritto di partecipare alla selezione, mi sono visto costretto a rivolgermi ad un legale”.
E il legale scelto da Giulivi è Lorenzo Borrè, avvocato di riferimento di moltissimi dissidenti di M5s, è stato lui a supportare Marika Cassimatis a Genova e gli epurati romani e napoletani, vicenda che ha portato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio a essere iscritto nel registro degli indagati per diffamazione. Borrè ha inoltre contestato il “Non Statuto” di Grillo e tutte i documenti che formano lo scheletro del Movimento 5 Stelle fino ad impugnare nel gennaio scorso, davanti il tribunale di Roma, il nuovo regolamento.
Ora la battaglia si sposta nel campo siciliano, Giulivi sempre sul suo profilo social ha scritto: “A prescindere dalla decisione presa dal giudice, tengo a precisare e ribadire che la mia è una battaglia di trasparenza e rispetto delle regole, valori fondanti del Movimento che seguo e sostengo ormai da diversi anni e che prima di arrivare a questo stadio, proprio in virtù del rispetto per il Movimento e per ciò che rappresenta, per settimane ho cercato il dialogo e la mediazione, ma niente da fare, ho ricevuto solo picche e porte in faccia. – E prosegue – Il mio intento è tutelare il movimento 5 stelle da gravi fatti e dinamiche che lo snaturano e lo indeboliscono proprio alle porte di un appuntamento così importante come quello delle regionali siciliane. Basterà rispettare le decisioni del giudice che ha accolto il mio ricorso e ripetere le votazioni. È importante tenere la barra dritta non possiamo permetterci sbavature, noi che siamo l’unica alternativa per la Sicilia e per il nostro Paese”.
di Agnese Maugeri