CATANIA – Piero Agen è il nuovo presidente della super camera, ossia della camera di commercio del sud-est che ingloba Catania, Siracusa e Ragusa.
Stamattina c’è stato l’insediamento del consiglio camerale: sui 30 consiglieri previsti, in 29 si sono presentati. Assente Ivan Lo Bello. La legge prevede la presenza del 50% più uno per la validità dell’insediamento.
Esperite le formalità di rito, prima del voto è stato fatto proprio il nome di Agen come unico candidato alla presidenza: non sono mancati alcuni momenti di tensione con alcuni consiglieri che palesemente hanno espresso la volontà di non votare. Alla fine, infatti, in cinque si sono astenuti.
Agen è stato eletto con 23 voti, quelli che prevede la legge.
“Oggi non ci sono stati né vincitori, né vinti. – ha detto il neo presidente Piero Agen- Hanno invece vinto le imprese. Non ho un programma da mostrarvi perché credo che il vero programma vada costruito insieme, ma ci sono degli obiettivi urgenti che terrò presente: prima di tutto garantire serenità ai dipendenti e pensionati camerali e fare in modo che anche i rapporti interni al Consiglio siano all’insegna della serenità e dell’ascolto reciproco. Bisogna guardare al futuro. La giunta dovrà essere nominata entro settembre e il Consiglio sarà convocato più spesso che in passato, visto che stavolta in ballo ci sono territori diversi e bisogni differenziati. Credo molto nei gruppi di lavoro, perché credo nelle specializzazioni. E poi c’è il complesso problema delle risorse. Non sarà facile trovarle ma credo che dovremo lavorare insieme per una controriforma delle Camere, con l’obiettivo di riportarle al centro dell’attenzione del mondo imprenditoriale, restituendo loro anche due compiti fondamentali: l’internazionalizzazione e il turismo”.
“Troppo spesso ho letto che il problema della super Camera sia l’aeroporto di Catania. – ha aggiunto Agen- Io penso invece che Il sistema aeroportuale possa diventare una grande opportunità. Da domani si lavorerà in modo serio per la privatizzazione, e per portare ricchezza ad enti proprietari e territori. C’è dunque fretta di iniziare a lavorare bene. Del passato non dirò nulla. Preferisco parlare del futuro”.