"O facciamo le primarie o il PD perderà alle regionali": parola di Crocetta

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PALERMO – Arriva direttamente da Roma il governatore della Sicilia Rosario Crocetta: nella capitale ha incontrato i vertici nazionali del Partito Democratico, quello stesso partito che ha perso democrazia nella scelta del candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione. E comincia a parlare a ruota libera durante la conferenza convocata questa mattina a Palermo.

“Non c’è alternativa alle primarie – dice Crocetta – non sto rompendo con la coalizione. Sulla base dell’articolo 18 comma 5 dello Statuto del Pd io sono il candidato legittimo del Pd, che avrebbe dovuto proporre gli alleati. Il tempo c’è, si faccia in tempo. Nessuno attribuisca a Crocetta la voglia di rompere o disintegrare il centrosinistra”.

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Accompagnato dal senatore Beppe Lumia, il governatore uscente ci tiene a sottolineare che non sarà un elemento di rottura con il PD ma “mi faccio portavoce di una base indignata per le scelte fatte senza confronto”, aggiunge Crocetta che si dichiara anche lui indignato perché mentre ” mi confrontavo con il segretario Fausto Raciti ricevo un messaggio di un incontro tra Micari, Cardinale, Castiglione e Orlando: vi pare questo un progetto civico? Io con il Megafono ho contribuito alle vittorie del Pd alla Regione e con Bianco a Catania”. E aggiunge: “Chi non vuole consultazione della base via dalla giunta”.

Dunque Crocetta rivendica il diritto al confronto: “Io e il Megafono meritiamo rispetto e quindi vogliamo essere interpellati. Micari è una brava persona ma quali sono le idee di questo centrosinistra? I programmi? So solo che su mandato di Roma vogliono svendere l’autonomia”.

“Io sto facendo una proposta – ha aggiunto – chi dice no vuol dire che è così arrogante e pensa che basta mettere insieme quattro notabili per vincere. Io sono stato sempre chiaro, se qualcuno pensa che Rosario Crocetta sia l’ideologo della divisione del centrosinistra si sbaglia alla grande. Rosario Crocetta e i suoi compagni e amici lanciano una proposta unitaria di confronto tra le forze politiche tra le quali nessuna deve essere umiliata”.

Il governatore critica anche “certe manipolazioni sui sondaggi”: “chiedono alle persone se sono soddisfatte del lavoro del governo, ma se chiedono se sono soddisfatte del lavoro fatto dai grillini o dall’opposizione riceveranno le stesse risposte – dice – anche io sono insoddisfatto del lavoro fatto perché vorrei il meglio sempre. Comunque il mio è l’ultimo tentativo estremo di costruire una coalizione tutti insieme nel rispetto dello statuto che prevede in assenza di primarie la ricandidatura del governatore uscente . Micari si confronti alle primarie, facciamole il 17 settembre, il tempo c’è. Chi non accetta idea del confronto allora è lui che rompe e vuole spaccare tutto: ieri ho incontrato un grande amico di Leoluca Orlando e mi diceva che non lo capiva più perché dialoga solo con i professionisti della politica”.

Dunque Crocetta da Palermo non le manda certo a dire: neanche a Faraone al quale rivolge l’ultima stoccata: “Ma lui non voleva le primarie? Perché ha cambiato idea?”.

 

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