Ospedale Canicattì: situazione critica nel reparto di chirurgia generale

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Agrigento – Il reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Canicattì da più di 20 giorni versa in una situazione estrema, rimasto con solo tre medici non è più possibile garantire interventi di routine durante le settimana.

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L’attento resoconto è stato fatto da Calogero Coniglio, coordinatore nazionale della Federazione Sindacati Indipendenti – Usae: «dal momento in cui il primario Scudera di chirurgia generale dell’ospedale di Canicattì è andato in pensione,  il reparto è rimasto senza primario con solo 3 medici che non possono garantire gli interventi di routine, ma solo le emergenze, pertanto il servizio di chirurgia generale dal lunedì al venerdì non è attivo. L’asp di Agrigento sta tamponando in attesa di assumere dei nuovi medici con dei gettoni di reperibilità facendo arrivare dottori, in caso di urgenze, da Licata o da Agrigento città, ma il servizio resta sempre carente e limitato anche a causa delle distanze».

Una situazione critica che non può più restare taciuta anche perché come ci spiega Coniglio, Canicattì è una città di 40 mila abitanti e con un vasto hinterland i cui comuni appartengono al medesimo distretto sanitario.

La criticità è davvero elevata, afferma Coniglio: «per fortuna ancora non si è verificata una situazione tragica, ma potrebbe facilmente accadere, perché è vero che il reparto assicura le emergenze ma se dovessero esserci 3 casi urgenti contemporaneamente come fanno i pochi medici rimasti a gestire il tutto, è troppo rischioso per i pazienti far restare il reparto con queste numero esiguo di personale».

Sono già iniziate le proteste per segnalare l’annosa situazione, i medici dell’ospedale di Canicattì ritrovatisi soli hanno manifestato esprimendo il loro disagio e, a seguito di ciò, nei primi di agosto, il Direttore Generale dell’Asp si è attivato dicendo che stavano provvedendo all’assunzione di almeno due medici ma, sono trascorsi 20 giorni e ancora nulla è accaduto.

Anche il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura, ha scritto una lettera aperta facendosi portavoce dei sindaci dei comuni limitrofi, ma anche in questo caso l’Asp no ha dato alcuna risposta.

In conclusione Calogero Coniglio ha voluto sottolineare il suo massimo supporto al sindaco  Di Ventura e ai medici del reparto: «Noi come sindacato Fsi-Usea appoggiamo la richiesta del sindaco di Canicattì e sollecitiamo le forze politiche locali a manifestare e intervenire coinvolgendo tutte le associazioni di volontariato della zona, in modo che la situazione si risolva il più velocemente possibile e si ripristini l’adeguata funzionalità del reparto di chirurgia generale».

di Agnese Maugeri

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