CATANIA – Il prossimo 28 agosto circa 6000 ingegneri catanesi saranno chiamati ad eleggere il prossimo Consiglio dell’Ordine della provincia di Catania.
Da un lato il progetto di “Ingegneri & Territorio”, dall’altro quello di “Officine Ingegneri Catania”. Abbiamo intervistato i rappresentanti di questo secondo progetto che ci dicono: “l’idea di Ingegneri & Territorio si pone in continuità con la linea della precedente gestione, ormai ventennale che, pur se ha immesso nelle liste nuovi e validissimi volti, sono comunque una continuazione del passato. Noi di Officine Ingegneri Catania avanziamo al contrario una proposta di governo del nostro organo di rappresentanza in totale discontinuità rispetto al Consiglio uscente. La domanda più immediata ma anche più significativa che l’ingegnere elettore si deve porre è quindi: voglio ancora lo stesso Ordine degli ultimi vent’anni?”.
Ecco perché i rappresentanti di Officine Ingegneri, partendo dalla risposta data da tanti colleghi, hanno messo insieme una squadra che vuole offrire un’alternativa.
“Non solo volti nuovi ma una reale indipendenza da una logica di gestione poco condivisa ed apprezzata, che vuole invece nuovamente portare gli ingegneri a rispondere, con consapevolezza e fiducia a queste domande chiave: Perché sto continuando a pagare la quota di iscrizione all’ordine?, cosa mi dà il mio Ordine? mi rappresenta pienamente nelle azioni che mi coinvolgono?”, aggiungono i candidati che hanno deciso di imporre la regola che Uno vale Uno, un anziano quanto un giovane e l’unanimità si ottiene per la forza dell’idea proposta. Tutti si sono impegnati a dedicarsi, e lo stanno facendo già allo stremo, in questa pur serena campagna elettorale, senza alcuna compromissione con la politica, tantomeno con ritorni personali, prima regola del nostro decalogo. Crediamo in un Ordine assolutamente indipendente anche rispetto alle Istituzioni pubbliche ed all’Università, in modo da poter instaurare un dialogo improntato alla trasparenza, autonomia e terzietà. In questo si riflette un modo completamente nuovo di fare formazione dove chi viene a formare sarà prevalentemente individuato tra gli stessi iscritti. Colleghi che portino la loro personale esperienza sul campo, che diano idee e praticità nel risolvere i problemi e non formule da libro o manuale che si possono benissimo trovare da soli senza spendere inutilmente soldi ma soprattutto senza perdere un mare di tempo ingiustificato. Una formazione in cui ci si senta orgogliosi dei crediti acquisiti e non di odiarli a fine novembre perché obbligano a seguire corsi inutili se non alla raccolta punti. Altro aspetto di rilievo, riguarda la necessità di migliorare sensibilmente i rapporti del nostro Ordine con gli altri Ordini siciliani e, soprattutto, con il CNI. E’ proprio in sede di Consiglio Nazionale che – aggiungono i candidati di Officine Ingegneri – devono trovare riscontro e naturale tavolo di interlocuzione le proposte di legge: fondamentale quella sull’equo compenso e sui minimi tariffari; ogni azione limitata all’ambito provinciale e senza i riferimenti nazionali di categoria, lascia purtroppo il tempo che trova. Tante le idee di Officine Ingegneri per il governo e lo sviluppo del territorio; sviluppo che non può essere garantito solo dalla semplice presenza in lista di rappresentanti di specifici contesti territoriali, quasi a r con una bandierina una particolare area della provincia. Il programma di Officine Ingegneri è ricco e vario: coworking, networking, mezzi e forme di comunicazione innovativa, confronto con le PA per lo snellimento delle procedure, estrema attenzione alla qualità delle prestazioni professionali e agli eccessivi ribassi e tanto altro, così come contenuto nel programma”
Normale chiedere se si tratta di un programma ambizioso: “Si. Per questo abbiamo dato fiducia a una squadra competente, eterogenea e coesa che vede Claudio Scaccianoce candidato presidente assieme ad Alfredo Amico, Salvatore Cocina, Fabio Federici, Mario Finocchiaro, Chicco Fortuna, Vincenzo La Manna, Emanuele La Mantia, Ninni La Spina, Giuseppe Mancini, Angela Pappalardo, Giuseppe Puglisi, Pietro Furnari, Grazia Zuccarello e Salvatore Muni, quest’ultimo per la sez. B dell’Albo”.
Si vota a Catania, presso la sede dell’Ordine, dal 28 agosto al 5 settembre, dalle 9:00 alle 17:00.