Quante volte abbiamo chiesto al nostro smartphone cosa potesse significare un sintomo o un dolore, un malore o un’infezione?! Spesso abbiamo preferito chiedere a Google cosa significassero determinati fattori, invece di chiamare un medico che, magari, avrebbe trovato anche il modo più corretto di dirci come comportarsi o meno.
Partendo proprio da questo concetto, o per meglio dire dai dati che forniamo compilando i campi della barra di ricerca targata Google, l’azienda di Moutain View ha da poco acquisito Senosis, startup americana che coi suoi sforzi ha realizzato un centro diagnostico a portata di smartphone.
Ma come riesce a far questo?
Unendo le capacità e la potenza dei device più moderni, la partnership intende rivoluzionare il settore della diagnostica medica mediante una serie di applicazioni per smartphone.
Infatti, nel caso di approvazione dalla FDA, l’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, con un semplice smartphone e le app della startup, sarà possibile bypassare gli strumenti che oggi sono utilizzabili solo in strutture sanitarie.
Ma non pensate a nuovi e strani gadget!
Le app di Google e Senosis funzioneranno attraverso la fotocamera o tramite il microfono dello smartphone.
Senosis potrà rilevare eventuali problemi ai polmoni o i livelli di bilirubina nel sangue.
Quello che si prospetta è un futuro più smart dove i colossi del web avranno ampio “spazio d’indagine” ed i nostri dati sensibili saranno parte integrante del sistema. Un lavoro sicuramente interessante che magari permetterà di abbassare i costi che Stati ed assicurazioni pagano per i vari sistemi sanitari.
D.D.B.