«Si recuperi la fontana abbandonata»
CATANIA – Il Tribunale di Catania, la caserma dei carabinieri, il Corso Italia. E ancora, i locali notturni, gli alberghi e i negozi. Sulla carta ci sarebbero tutti gli “ingredienti” giusti per fare di piazza Verga il cuore commerciale e aggregativo del quartiere. Iniziative e manifestazioni per farne il trampolino di lancio dell’intero territorio. «Il problema di fondo è che in questa parte di Catania non c’è mai stata, in tutti questi anni, una reale volontà di sviluppo e partecipazione. Una programmazione che mettesse al centro del turismo e della riscoperta del Corso Italia la fontana dei “Malavoglia”. Quella “Provvidenza” da mesi completamente all’asciutto, circondata dalle sterpaglie e dalla spazzatura e senza più i giochi d’acqua che la rendevano caratteristica agli occhi dei visitatori». A parlare è Carmelo Sinagra, titolare di un negozio di vestiti in via Francesco Crispi. Accanto a lui, associazioni e comitati cittadini che si battono da anni per avere una piazza a misura d’uomo. «Il problema principale è il traffico- afferma Rosario Pennisi, residente della zona- con il tribunale e le attività commerciali trovare un posto libero nel rione è quasi impossibile. In passato si era parlato di realizzare qui un enorme parcheggio sotterraneo ma, in seguito, il progetto fu bloccato per le note vicende giudiziarie e da allora non sappiamo più nulla dell’opera. La piazza avrebbe bisogno di un restyling completo visto che la pavimentazione è piena di buche e avvallamenti, le aiuole sono ridotte a pattumiere e le fontane laterali sono all’asciutto come la “Provvidenza”.
Il problema è che – continua Pennisi- chiuderla temporaneamente per lavori di manutenzione straordinaria vorrebbe dire mandare la viabilità in tilt per settimane con lunghe code e ancor meno posteggi a disposizione. Con il Tribunale a pochi passi e le tante attività commerciali presenti questo è un lusso che nessuno può permettersi».
«L’unica possibilità per ridurre il traffico è avere in piazza Verga una fermata della metro- fa eco Mario Sapuppo, commerciante di tabacchi– il problema è che per avere un servizio simile dovremmo aspettare anni. Nel frattempo bisogna fare di necessità virtù sopratutto nell’ambito che riguarda la sicurezza. Il motivo? La piazza di giorno è invasa dalle auto, la sera invece è piena di poveri disperati che non hanno altro posto dove andare. Spesso nel cuore della notte siamo svegliati dai loro continui schiamazzi; tutto a pochi passi dalla caserma dei carabinieri e dal Tribunale».
di Vincenzo Musumeci