L’ex scuola “Brancati” di Librino è spesso visitata da vandali e ladri

- Pubblicità -

Salvare il salvabile. Ovvero proteggere ciò che ancora(molto poco) resta in piedi all’interno dell’ex plesso della “Vitaliano Brancati” di Librino. Materiale ferroso, impianti, infissi e qualsiasi altra cosa che ancora può fare gola ai ladri. Perché vanno bene le segnalazioni, va bene il progetto di restyling ma senza controlli, senza vigilanza si rischia di avere uno scheletro di cemento armato dove non resta in piedi nemmeno la scala antincendio esterna: niente di più, niente di meno. «La situazione sta letteralmente sfuggendo di mano a istituzioni politiche e sociali- afferma il presidente della commissione alla Viabilità Giuseppe Castiglione– qui si sono verificati ben tre incendi dolosi in meno di dieci giorni.
Ad andare in fumo erano le montagne di spazzatura e rifiuti pericolosi che qui, ancora oggi, vengono abbandonati in quantità industriale. Nubi altamente tossiche che, oltre a mettere a rischio la salute pubblica,- prosegue Castiglione- sono un pericolo per la viabilità cittadina. Non dimentichiamoci, infatti, che di fronte all’ex scuola c’è l’Asse dei Servizi con migliaia di pendolari che utilizzano la strada per raggiungere Palermo, Ragusa e Siracusa. Su questa struttura bisogna procedere un passo dopo l’altro, pensando però di fare un grosso balzo in avanti garantendo la sua vigilanza e chiudendo la questione riguardante i continui furti ed i roghi che tuttora avvengono». La sicurezza innanzi tutto. Di fronte a questa esigenza associazioni e comitati cittadini preparano una raccolta firme per chiedere maggiori controlli in questa zona.

- Pubblicità -

«All’interno della struttura- dice Vincenzo Parisi, presidente della commissione al Bilancio- è impossibile non notare le scocche d’auto probabilmente rubate e completamente smontate. Ci vogliono più controlli per vigilare soprattutto la notte quando la zona piomba nella completa oscurità. Preservare la “Brancati”, nell’ottica del progetto di recupero dell’impianto, vorrebbe dire evitare che l’esborso di denaro, necessario per riqualificare l’area, rischi di lievitare ancora».

Per l’impianto dello Stradale San Teodoro torna, quindi, alla ribalta il progetto che prevedeva di rivalutare il vecchio plesso scolastico per destinarlo a sede di uffici comunali. Nello specifico, qui ci dovrebbe andare la direzione ai Lavori Pubblici che attualmente occupa, in affitto, la struttura di via Domenico Tempio.

 

di Vincenzo Musumeci

- Pubblicità -