Continuano i controlli da parte delle forze dell’ordine nei locali della provincia di Catania: in questa ultima operazione presi di mira gli esercizi di Acitrezza. Nel borgo marinaro sono state controllate tre notissime e molto frequentate attività commerciali di somministrazione bevande e alimenti, site a pochi metri l’una dall’altra. Sono stati controllati anche i tre laboratori di preparazione dolciumi di pertinenza dei bar oggetto degli accertamenti.
Nel primo esercizio, sono state riscontrate precarie condizioni igienico-sanitarie all’interno della zona laboratorio. Inoltre, all’interno di un congelatore, è stata accertata la presenza di alimenti surgelati (“cartocciate”, fragoline, filetti di pollo, brioches e altri alimenti) non contrassegnati come tali nel menù esposto al pubblico. A tal riguardo, il responsabile dell’attività ha ammesso le proprie responsabilità, affermando che si trattava di una mera dimenticanza.
Sono state accertate anche violazioni in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e, nello specifico, è stato rilevato che l’impianto elettrico versava in cattivo stato di manutenzione e che l’estintore a polvere non presentava la necessaria verifica periodica; anche i locali spogliatoi del personale erano in cattivo stato di pulizia e insufficienti e alcune attrezzature erano prive di dispositivi di protezione. Carenze igieniche anche per i le toilette del locale, in scarso stato di pulizia.
Per i suddetti motivi, il titolare è stato indagato in stato di libertà per il reato di frode in commercio (art. 515 c.p.), gli è stata contestata la sanzione di euro 1000 per le precarie condizioni igienico sanitarie e contestate altre violazioni ai sensi del Decreto Legislativo 81/2008 che prevede altre sanzioni pecuniarie.
Anche nel secondo bar è stato accertato il reato di frode in commercio, ciò in quanto sono stati rinvenuti prodotti surgelati non indicati come tali nel menù ed è stata, altresì, rinvenuta carne surgelata che, oltre a non essere indicata come tale nel menù, è risultata priva di tracciabilità cioè in assenza di documentazione attestante l’origine e la provenienza. Tale alimento, inoltre, era stato sottoposto a un processo di abbattimento (il repentino calo della temperatura per consentirne la surgelazione e la staticità della carica batterica nell’alimento) che non era stato debitamente registrato.
Anche qui sono state rilevate precarie condizioni igienico-sanitarie nella zona laboratorio e, infine, sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il titolare è stato indagato in stato di libertà per il reato di frode in commercio ed inoltre sanzionato per le violazioni amministrative rilevate.
Il terzo locale controllato, è stato sanzionato per la mancanza di tracciabilità degli alimenti posti in vendita: la “tavola calda” della quale, pertanto, è stata ordinata la distruzione.
Nel corso delle attività di polizia, è stata accertata anche la presenza di 16 dipendenti che al momento del controllo non sono stati in grado di produrre i contratti di lavoro: per chiarire la loro posizione, verranno interessati gli organi competenti Ispettorato del lavoro.
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