Nuove infrastrutture per Catania

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Catania cerca – con notevole impegno e notevole sforzo – ad assomigliare a una città del nord Italia in tema di trasporti: tanti gli interventi che si stanno attuando per modernizzare una città che ha bisogno di lasciare le macchine a casa per sostituirle con i mezzi pubblici. E questo deve interessare non solo la città di Catania ma l’intera area metropolitana.

In tal senso si inserisce l’inaugurazione del raddoppio ferroviario avvenuta questa mattina alla presenza, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Il raddoppio ferroviario della linea Catania Centrale-Catania Ognina, con le due nuove fermate di Catania Ognina e Catania Europa, a cui si aggiungerà pure Catania Picanello, è sicuramente una opportunità per muoversi in città ma anche per andare fino a Fiumedreddo o per chi dalla costa jonica deve recarsi nella città di Catania.

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“Il fatto che oggi le Ferrovie dello Stato finalmente inaugurano questa tratta, con l’apertura di due nuove stazioni, che può essere utilizzata come linea metropolitana vuol dire che finalmente abbiamo quello che ci meritiamo e cioé la Sicilia al centro delle attenzioni del Governo nazionale per quanto riguarda una rete ferroviaria moderna, europea e degna di questo nome”, ha detto il sindaco Bianco.

Sindaco e Ministro erano accompagnati da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, e Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Luigi Bosco, Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Siciliana.

Con un investimento economico di circa cento milioni di euro, è quindi attivo da oggi il raddoppio ferroviario nel territorio urbano di Catania a nord della stazione centrale che permette di migliorare i collegamenti metropolitani della città etnea, grazie anche alle due citate nuove fermate di Ognina ed Europa e con l’attivazione, a inizio 2018, dell’ulteriore fermata Picanello, quest’ultima interamente sotterranea. La nuova linea, senza passaggi a livello, si estende per circa 2,6 km, di cui circa 1,4 in galleria; in particolare, la galleria Ognina del binario direzione sud è di nuova realizzazione. La velocità di progetto è di 85 km/h e ha una pendenza massima del 12 per mille. Le stazioni sono dotate di sistemi di informazione al pubblico video/audio di ultima generazione.

“Stiamo lavorando per migliorare le infrastrutture siciliane – ha detto il Ministro – che ha voluto parlare anche del lavoro che si sta facendo per velocizzare la linea ferroviaria Catania-Palermo-Messina”.

E’ stato, infatti, annunciato questa mattina che entro i 2024 si potrà andare da Palermo a Catania – e viceversa – in meno di due ore. Inoltre si lavorerà per abbattere ancora di più questo tempo. Non a caso è stato siglato, dall’assessore ai Trasporti Luigi Bosco e da Maurizio Gentile, l’accordo quadro tra Regione Siciliana e Rfi per migliorare gli standard di puntualità nel traffico ferroviario.

Stamane, inoltre, è stato siglato il Protocollo d’intesa per la realizzazione della fermata ferroviaria Catania Fontanarossa per servire lo scalo: “Una firma di straordinaria importanza perché l’aeroporto di Fontanarossa è uno degli elementi trainanti dello sviluppo di Catania e dell’Isola”, ha aggiunto il primo cittadino.

Il protocollo è stato firmato, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti da Bianco per il Comune di Catania, da Maurizio Gentile, ad di Rfi (Rete ferroviaria italiana), dalla presidente della Sac (Società aeroporto Catania) Daniela Baglieri, e da Roberto Vergari, Direttore Centrale Vigilanza Tecnica di Enac (Ente nazionale per l’Aviazione civile).

“Quando due anni e mezzo fa diventai ministro – ha ricordato Delrio – Bianco, che sta svolgendo uno straordinario lavoro per il territorio, mi aveva subito parlato di questo progetto, strategico per la Sicilia e  in armonia con la politica del governo di collegare tra loro le diverse modalità di trasporto. Come tutti sanno in tante città abbiamo puntato su quella intermodalità che consente di spingere il nostro Paese verso la Mobilità sostenibile. Questo è, insomma, un altro investimento molto importante per Catania e la Sicilia”.

La fermata a servizio dell’aeroporto, a totale carico di Rfi, costerà circa cinque milioni di euro e dovrebbe essere pronta per la fine del 2019. L’intesa prevede la programmazione dei servizi su rotaia da parte di Rete ferroviaria e quelli su gomma da parte di Sac.

Daniela Baglieri ha espresso il proprio apprezzamento per questa convenzione “che si tradurrà in maggiori servizi ai passeggeri” e ha elogiato “Questi tavoli concreti fra le istituzioni, che confermano come lavoro di squadra e visione strategica condivisa siano indispensabili per proiettare Catania nella dimensione internazionale che merita”. Compiacimento anche dall’ad di Sac Nico Torrisi per la “proficua interlocuzione fra Delrio, Bianco e vari enti” che ha portato a un investimento “che realizza l’intermodalità e collega Fontanarossa con le direttrici di Messina, con Taormina, e Siracusa, i grandi poli turistici della Sicilia sud-orientale”. Torrisi ha ricordato che la fermata sarò realizzata “nell’area dei terreni di recente ceduti a Sac, per il tramite dell’Enac, dall’Aeronautica Militare”

“L’Enac – ha sottolineato Vergari – si impegna ad approvare al più presto i progetti relativi all’opera in modo da accelerarne al massimo la realizzazione. La stazione contribuirà allo sviluppo ulteriore dell’aeroporto catanese e, soprattutto, renderà più facile, veloce e piacevole il viaggio per tutti coloro, viaggiatori, accompagnatori o lavoratori, che vorranno raggiungere lo scalo”.

Sarah Donzuso

 

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