Dopo l’annuncio dato pochi giorni fa dal sindaco di Catania Enzo Bianco dell’apertura del porto alle biciclette, i cicloattivisti promotori del “Lungomare Liberato” a Catania hanno provato questa mattina a passare per l’area in modo da poter poi andare più agevolmente in zona Playa. Ricevendo un rifiuto da parte dei vigilantes prima è dall’autorità portuale poco dopo. Di seguito il testo pubblicato sulla pagina Facebook:
Porto aperto oggi alle bici? Incredibilmente è tutto FALSO!
Da oggi, secondo quanto dichiarato dall’amministrazione comunale tramite un comunicato stampa e dal Sindaco Enzo Bianco, si sarebbe potuto arrivare alla Plaja passando dal porto proprio come un tempo, quando ancora non esisteva la nuova sbarra all’interno del porto realizzata a Novembre 2016.
Letto l’annuncio, oggi, alcuni ciclisti hanno provato a raggiungere la Plaja in bicicletta transitando dal porto ma sono stati subito bloccati dal vigilantes che non ha permesso loro l’accesso neanche a piedi dal varco Dusmet ed ha consigliato a loro di rivolgersi all’autorità portuale in quanto loro non avevano comunicazioni per consentire il passaggio.
Uno dei ciclisti ha quindi deciso di sporgere immediatamente una denuncia alla guardia costiera per il divieto di accesso anche a piedi.
Nella tarda mattinata, i pedalatori hanno riprovato a passare ma l’accesso è stato ancora negato.
Chiedendo spiegazioni all’autorità portuale il vigilantes presente dentro la struttura, dopo aver effettuato alcune chiamate, ha confermato che il transito attualmente non è permesso neanche a piedi, anche se in prima mattinata ad un ciclista era stato detto il contrario da un esponente dell’autorità portuale sempre all’interno della struttura. Da qui la denuncia alla Guardia Costiera in quanto almeno il passaggio a piedi dovrebbe essere sempre garantito.Una giornata che doveva essere rilassante, tra un bagno alla Plaja ed una pedalata al boschetto si è rilevata un inferno.
Siamo veramente senza parole, questa presa in giro proprio non potevamo immaginarla.
Ovviamente non ci arrenderemo mai, la sicurezza per i pedoni e per ciclisti deve essere al più presto garantita come avviene in tutti i luoghi civili.