Esami di terza media al via per oltre 560.000 studenti. Cominciano questa settimana; per tanti studenti già oggi. In realtà non c’è una data di inizio stabilita a livello nazionale poiché ogni istituto decide in base al principio dell’autonomia scolastica, tuttavia, secondo un sondaggio di Skuola.net, il 12 giugno, oggi, è la data indicata da 9 studenti su 10 come inizio delle prove di valutazione finali per le scuole secondarie inferiori.
L’unico appuntamento uguale per tutti i ragazzi di terza media è quello con la prova nazionale Invalsi fissata per il 15 giugno che verterà su due discipline (italiano e matematica) e sarà identica su tutto il territorio nazionale.
Un “caloroso in bocca al lupo” a chi sta sostenendo le prove in questi giorni arriva dalla ministra Fedeli che sottolinea come gli esami conclusivi del I ciclo siano “un momento di sintesi e di passaggio molto importante nella vita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”. Rivolge quindi “un grande ringraziamento alle docenti e ai docenti che hanno accompagnato studentesse e studenti nel loro percorso di preparazione e che sono al loro fianco durante questi Esami”.
Due sono le condizioni essenziali per essere ammessi all’esame: aver frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale e una votazione di almeno 6 decimi in tutte le materie, condotta inclusa.
I candidati devono affrontare un pacchetto di prove scritte (italiano, matematica, inglese, seconda lingua comunitaria, la prova Invalsi) e un colloquio orale.
L’ansia della vigilia, come ogni anno, non ha risparmiato nessuno, ma a guardare i risultati degli esami dello scorso anno c’è poco da temere. Alla fine delle prove, infatti, è stato tranquillamente ‘licenziato’ il 99,8% degli studenti (in Umbria e Valle d’Aosta il 100% mentre mentre le regioni con i tassi più bassi risultano Sardegna e Sicilia rispettivamente con 96,4% e 96,6%). Considerando poi che ad essere ammesso all’esame era il 97,6% dei ragazzi di terza media, sono stati davvero pochi quelli che non ce l’hanno fatta.
Quanto al voto d’esame, quasi uno studente su 10 l’anno passato ha conquistato il massimo: il 5,8% dei promossi arrivando a un bel dieci, il 3,5% ottenendo addirittura la lode. Un altro 16,8% ha preso un gratificante nove mentre il 22,7% ha strappato l’otto alla commissione. A fermarsi al 7 è stato il 27,1% degli esaminati e solo un quarto degli idonei ha ottenuto una sufficienza risicata: a prendere 6 è stato il 24,1% del totale.
La prova più temuta, secondo i sondaggi della vigilia, è l’orale – 31% – nonostante la “cattiva fama” goduta dall’Invalsi che viene indicata come la più difficile dal 25% degli studenti. Nei fatti e dati alla mano, tuttavia, la prova con i voti medi più bassi (sempre all’esame 2016) è stata proprio il test Invalsi (6,9); mentre il colloquio è quello che ha fatto fare la figura migliore agli studenti (7,8 il voto medio).
Il prossimo anno comunque si volta pagina. Entrerà infatti in vigore quanto previsto dai decreti attuativi della Buona Scuola. Nel 2018 l’Esame si baserà su tre scritti e un colloquio, mentre oggi le prove sono quattro più l’orale. Nel nuovo Esame ci saranno: una prova di italiano, una di matematica, una prova sulle lingue straniere, un colloquio per accertare le competenze trasversali, comprese quelle di cittadinanza. La prova Invalsi si svolgerà nel corso dell’anno scolastico, non più durante l’Esame.