Lamento di un commercialista: "Troppi adempimenti fiscali, non è umano!"

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Troppi adempimenti fiscali introdotti dai vari governi hanno fatto diventare una corsa affannosa contro il tempo il lavoro degli studi commercialisti: spesometro, Iva, fatturazioni elettroniche, oltre tutte le altre già conosciute.

Una lettera aperta sulle norme adottate dal governo Renzi nel 2016 e dal 2017 e nei successivi anni, è stata inviata a Mattarella, Gentiloni ed a Massimo Miani, presidente nazionale dell’Ordine dal commercialista Carlo Cittadino.

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“Quanto segue – scrive  Cittadino – è frutto di un’analisi approfondita della grave situazione di ingorgo di adempimenti telematici attuali che ogni giorno devono eseguire i Commercialisti in Italia che a quanto sembra, potrebbe facilmente far pensare ad una trasformazione del nostro lavoro in veri e propri “ Portantini Telematici “ .

In breve le nuove scadenze introdotte:

  • Spesometro Iva
    I° semestre – 18 settembre 2017 /II° semestre – 28 febbraio 2018
  • Comunicazioni trimestrali liquidazioni periodiche Iva
    I trimestre – 12 Giugno 2017 / II° trimestre – 18 settembre 2017 / III° trimestre – 30 novembre 2017 / IV° trimestre – 28 febbraio 2018
  • Fatturazione elettronica(regime opzionale) I° semestre – 18 settembre 2017 /II° semestre – 28 febbraio 2018

Oltre ovviamente tutte le scadenze fiscali note.

“I partiti politici – aggiunge – stanno mettendo in atto la nuova legge elettorale, sono lontanissimi dai problemi quotidiani degli Studi di consulenza tributaria e fiscale.
I nostri clienti ormai sono rassegnati, ci seguono con molta stanchezza. A tutto questo dobbiamo aggiungere un esborso continuo di denaro per aggiornare ed acquistare i nuovi pacchetti software dai nostri fornitori locali e nazionali (software house). Si ricorda in tal senso anche l’intervento di Papa Francesco in merito alla ‘economia che uccide’. Il lavoro è nobile fin quando aiuta l’uomo a vivere con dignità, ma nel nostro caso ogni nobile pensiero ed ogni dignità è totalmente calpestata. Visto tale quadro analitico, è consequenziale ritenere che l’azione più semplice in realtà sarebbe un atto di ricognizione accurata ed attuale delle nuove problematiche per venire incontro alle nostre modestissime esigenze di poter dialogare con l’Agenzia delle Entrate in un modo più semplice e con tempi più umani. Non si possono concentrare una miriade di scadenze in lassi di tempo brevissimi”.

“Per tali motivi, – conclude Cittadino – Le chiedo umilmente un Suo Autorevole intervento”.

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