«Il paradosso? Che uno di questi terreni appartiene a chi si ricandida per guidare la settima circoscrizione e se ne disinteressa da anni, lasciandolo nel più totale abbandono, si dimostra così di avere a cuore il bene della borgata?».
A parlare così è Eduardo Marchiano, presidente dell’associazione “Aiace”, che della vivibilità di Partanna Mondello si è sempre interessato, personalmente in quanto ci abita ma anche come rappresentante di una realtà del sociale che si è sempre battuta per la tutela e la valorizzazione di questa borgata e dei suoi residenti.
Ora, però, il troppo è troppo perché le condizioni in cui versano le vie Castore, Polonio, Aiace e Santocanale, sempre più sporche e piene di sterpaglie, non fa stare bene nessuno. Tanto più che l’unico operatore che puliva è stato da mesi spostato in altra zona, senza che nessuno abbia mai pensato di rimpiazzarlo.
«Ora veramente basta – prosegue Marchiano – perché, oltre alla mancanza della giusta e dovuta attenzione al decoro e all’arredo urbano, di cui non interessa neanche ad amministratori uscenti di questa circoscrizione che lasciano all’abbandono terreni di loro proprietà, c’è un problema di sicurezza pubblica. La sterpaglia ha, infatti, superato i limiti consentiti, con pericolo di potenziali incendi. La sua presenza incontrollata è, inoltre, fonte di problemi igienico-sanitari immaginabili».
E hanno ragione, tanto più che ci stiamo avvicinando a passi molto veloci al periodo più caldo dell’anno. La sopportazione degli abitanti, quindi, si può ben capire, sta procedendo allo stesso ritmo della crescita delle sterpaglie e di quanto di più scomodo possa esistere e convivere nelle vie indicate.
«Fermo restando che se ne sarebbe dovuto interessare molto prima – conclude il presidente dell’associazione “Aiace” – chiediamo l’immediato intervento del presidente di quartiere. Magari, se riuscisse a fare questo miracolo entro l’11 giugno, mi sa che qualche pensierino sul voto da dargli lo potremmo fare. Ma deve intervenire entro domenica. Le promesse non ci interessano. Troppo facili da farsi, altrettanto semplici da disattendere».