Maurizio Mirenda, consigliere comunale, esprime preoccupazione e perplessità per l’ennesima aggressione in un ospedale catanese.
Dice Mirenda: “Scarcerato pochi mesi fa (dopo essere stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina), destinatario di un ordine di allontanamento dall’Italia e di un provvedimento di espulsione. Eppure tranquillamente libero di passeggiare per Catania, accedere al pronto soccorso del Vittorio Emanuele per avere un farmaco e minacciare con il taglierino il personale medico di turno la cui unica colpa, come sempre, è quella di fare il proprio dovere e non cedere alle minacce di un delinquente”.
E aggiunge:“E’ l’ennesimo episodio di violenza e prevaricazione all’interno di una struttura ospedaliera di Catania. Luoghi dove la carenza di sorveglianza è troppo evidente per non prendere subito gli opportuni provvedimenti. Se non ci sono state, in questo caso, conseguenze gravi il merito è solo del pronto intervento di un vigilantes che ha bloccato e disarmato l’algerino ma che, per questo, si è beccato un colpo al torace con conseguente lesione guaribile in 21 giorni”.
“Fino a quando – si chiede Mirenda – bisognerà sopportare tutto questo? Fino a quando medici ed infermieri dovranno sopportare la maleducazione, la prevaricazione, le violenze e gli insulti del maleducato o del delinquente di turno? Cosa si aspetta a potenziare i pronto soccorsi di Catania ricorrendo magari all’impiego dell’esercito? Domande a cui l’amministrazione comunale e gli altri soggetti preposti alla pubblica sicurezza devono dare immediate risposte. Questo genere di gesti criminali si verificano con una costanza drammatica e non si può restare con le mani in mano fino a quando non ci scapperà la tragedia. Solo allora, forse, avremo presidi ospedalieri assolutamente sicuri per tutti?”.
Alla sua considerazione si aggiunge quella di Giovanni Musumeci, segretario generale territoriale dell’UGL.
“Amaramente ci troviamo nuovamente ad esprimere solidarietà questa volta ad un medico, ad un infermiere e ad una guardia giurata, in servizio nel pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania, che questa mattina sono stati aggrediti da un soggetto armato di taglierino. Fortunatamente il pronto intervento degli agenti della Polizia di stato si è rivelato anche stavolta efficiente, ma con grande sdegno non possiamo far altro che evidenziare come ancora oggi il presidio in questione, in particolare, è rimasto eccessivamente vulnerabile”.
“Già da tempo – ricorda – chiediamo un potenziamento della sorveglianza, che sia soprattutto armata, attraverso l’impiego degli uomini dell’esercito. Un’invocazione, un forte grido di allarme, il nostro che è rimasto inascoltato ad ogni livello. Non vorremmo, che come ogni altra situazione, si arrivi a piangere qualche perdita umana prima di correre seriamente ai ripari e, per questo, chiediamo un intervento immediato affinchè si possano innalzare i livelli di guardia negli ospedali della nostra città. Purtroppo però, in fatto odierno, mette in risalto anche la questione relativa alla presenza di numerosi soggetti irregolari sul nostro territorio, per cui auspichiamo un giro di vite tale da rendere effettivi i provvedimenti di espulsione, ed evitare che nelle nostre comunità si possano annidare personaggi del genere.”