Alcune migliaia, nonostante il caldo e la concomitanza con il Lungomare liberato, i visitatori che hanno partecipato nel Palazzo degli elefanti al “Municipio aperto”, iniziativa che è sempre stata confortata da un considerevole afflusso di tra cittadini e turisti.
Come sempre molto seguite le visite alla scoperta del Palazzo, un’autentico scrigno di tesori, organizzate grazie all’accordo tra l’Assessorato alla Cultura e l’Associazione guide turistiche Catania presieduta da Giusy Belfiore, che ha illustrato le opere d’arte con le colleghe Sabrina Gurrieri e Isabella Maganuco.
Particolarmente apprezzate dai turisti le grandi tele di Giuseppe Sciuti che fanno parte della mostra permanente del pittore risorgimentale. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 19, ancora la Belfiore con Elfi Mayer e Patrizia Miuccio hanno guidato centinaia di persone alla visita della Cripta di Sant’Euplio, dove possono essere fatti entrare ogni venti minuti gruppi da una ventina di persone.
Tornando al “Municipio aperto”, poco dopo le 11 nel Salone Bellini si è svolto l’applaudito concerto del Quartetto di flauti dell’Istituto musicale, “La compagnia di Aura”. Formato da Luca Berro, Ines Nicolosi, Mattia Scandurra, Rosario Tizzone, si è costituito due anni fa e ha eseguito musiche di Antonin Reicha (la Sinfonia in Re maggiore per quattro flauti: Allegro – Andante – Minuetto – Finale), Gabriel Faurè (Pavane), Claude Debussy ( Colliwogg’s Cakewalk – da Children’s Corner), Giuseppe Verdi (la Sinfonia dal Nabucco), Alexander Tcherepnin (Quartett: In the church – Parents hope for children – In the kitchen), ed Eugène Bozza (Jour d’été à la montagne I. Pastorale II, Aux bords du torrent III, Le chant des forets IV, Ronde).
Proprio dell’Orchestra giovanile dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini era stato l’ultimo concerto tenuto, il 12 febbraio scorso, in occasione dell’Ottava di Sant’Agata, nell’ultima edizione del “Municipio aperto”. In quell’occasione l’orchestra era stata diretta dal maestro Giuseppe Romeo e avevano cantato la mezzosoprano Claudia Ceraulo e il tenore Filippo Micale.