Servizi sociali allo sbando a Catania. Dopo le dimissioni dell’assessore Angelo Villari propedeutiche ad una sua candidatura alle prossime regionali, si aggiunge adesso la delicata situazione di Erika Marco, presidente della Commissione servizi sociali, alle prese con lo scandalo che ha coinvolto la sua famiglia nell’affaire Istituto musicale Bellini.
“Emerge sempre più – dice una nota delle organizzazioni delle cooperative – come, a causa di tutto questo, la direzione dei servizi sociali appaia disorganizzata, a tal punto che il flusso di fatture (relative a servizi sociali già erogati e quindi da pagare) non è fluido. Si arriva quindi al paradosso che la Ragioneria del comune non avrebbe (usiamo il condizionale perché sono affermazioni dei dirigenti della ragioneria) provvedimenti da mettere in pagamento”.
“La cosa pare abbastanza assurda – continua la nota – se consideriamo il fatto che i servizi socio assistenziali registrano ritardi di pagamento che viaggiano mediamente sui 10, 11 mesi con punte fino a 15, 18″.
“Ancora più grave – prosegue – è la condizione che riguarda alcuni fondi speciali come quelli che afferiscono alla Legge 328/00, dove si registrano i ritardi maggiori. Il Comune di Catania, che è capofila del stretto socio-sanitario n. 16 (Catania, Motta, Misterbianco) gestisce tali servizi dalla programmazione alla rendicontazione. In questo caso i soldi provengono dal fondo nazionale, ma sono smistati dalla regione, che a tale proposito è veloce sia in fase di rendicontazione che di erogazione dei soldi. Questo dettaglio non da poco è confermato dai distretti vicini (Acireale, Giarre, Gravina, altri…). Quindi appare chiaro che esiste un problema organizzativo grave, a tal punto che, se non si prenderanno provvedimenti seri, si rischia di far perdere alla comunità catanese risorse oggi essenziali”.
Di chi è la responsabilità? Si chiede nella nota.
“Il Direttore dei servizi sociali, avv. Francesco Gullotta, – evidenzia la nota – segue troppe direzioni ed è ormai vicino alla pensione. Forse occorre affiancarlo da un nuovo dirigente che prenda in mano la situazione. L’assessore ai servizi sociali, dopo le dimissioni di Villari, non è stato ancora nominato, per cui si può dire che si tratti di una struttura davvero allo sbando. Sulla nomina del nuovo assessore sono girati alcuni nomi dal chiaro sapore elettorale”.
” Per i mesi che rimangono – conclude la nota – qui serve uno serio che conosca il settore, le dinamiche contrattuali e che sia abbastanza forte da irregimentare quel personale purtroppo abituato a fare quello che vuole”.
Assieme ai rappresentanti sindacali catanesi i dirigenti delle organizzazioni di cooperative hanno, quindi, scritto, lo scorso 30 maggio, al sindaco Bianco ed al direttore generale del Comune chiedendo un incontro per ridare alla struttura quella funzionalità indispensabile per gli assistiti e per i lavoratori.