Per la Tecnis è arrivato il momento di nominare l’amministratore straordinario speciale previsto per le grandi aziende in crisi e da Catania, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, e FenealUIL, Filca CISL e Fillea CGIL, chiedono al Ministero per lo Sviluppo economico, che la nomina arrivi in fretta e in spirito di continuità con quanto già realizzato in questi mesi.
“Chiediamo che l’incarico – scrivono i segretari generali in una nota congiunta – possa essere assegnato a chi si ritiene sia nelle condizioni di potere assicurare, senza tentennamenti e sin dall’insediamento, continuità operativa e gestionale all’azienda. Ma anche, fatto di primaria importanza, l’immediato pagamento delle retribuzioni arretrate per tutti i lavoratori in forza e non”.
Una richiesta che vuole salvaguardare i dipendenti Tecnis ma anche l’azienda stessa, il cui buono stato di salute servirà ad ultimare le molte commesse ancora in fase di sviluppo, come il completamento dei lavori del nuovo Ospedale San Marco di Librino e della Ferrovia Circumetnea di Catania.
I sindacati sono dunque fiduciosi sul fatto che possa essere assicurato l’avvio dei tanti lavori in portafoglio ordini: il colosso delle costruzioni catanesi rimane ancora la più grande impresa di costruzioni dell’Italia meridionale. Il numero dei lavoratori catanesi da occupare, dopo la ripartenza, potrebbe superare agevolmente la soglia delle 800 unità.
L’impatto economico e sociale che deriva dal mancato pagamento delle retribuzioni arretrate ai lavoratori, rappresenta una ferita per l’intero territorio che risulta già martoriato dalla crisi del settore delle costruzioni. “Per questo chiediamo al Mise di nominare in tempi brevi un commissario e avviare un ‘tavolo interministeriale Mise-Mit’ comunque già previsto, – concludono i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, e FenealUIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Catania – che avrebbe dovuto essere essere convocato subito dopo la manifestazione nazionale del 12 maggio”.