Dirigenti, professori, direttori di dipartimento, medici, infermieri, ma soprattutto studenti e specializzandi della Scuola di Medicina dell’Ateneo Catanese. Sono stati i protagonisti del workshop di altissimo livello dal titolo “La gestione del rischio clinico: esperienze europee a confronto” che oggi pomeriggio si è tenuto nell’aula magna P.O. “G. Rodolico” di via Santa Sofia a Catania.
Uno spin-off del convegno internazionale in programma per domani all’Hotel Scheraton dal titolo “Global Trigger Tool Methodology”: un progetto della Regione Siciliana, organizzato dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele
Il convegno è stato aperto da Vincenzo Parrinello, responsabile scientifico del progetto finanziato dalla Regione Siciliana, di cui è capofila proprio l’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania che, dal 2013 grazie ad un finanziamento Ministeriale ottenuto dalla Regione Sicilia, lavora con lo scopo di divulgare una innovativa metodologia a contrasto del rischio clinico, sviluppata dall’Institute for Healthcare Improvement di Cambridge, Massachusetts, USA: il Global Trigger Tool.
Per Salvatore Paolo Cantaro, direttore generale dell’Azienda, che ha presenziato all’evento: “Per anni la Sicilia è stata fanalino di coda in campo sanitario. E’ un bene mettersi in discussione in un campo come quello del rischio clinico, siamo una delle realtà italiane più all’avanguardia. Essere qui tra specializzandi e studenti è vedere quello che verrà dopo di noi. E’ fondamentale investire su questi giovani colleghi”.
Dello stesso avviso il Magnifico Rettore dell’Ateneo catanese, il professore Francesco Basile: “Enzo Parrinello ogni anno ci richiama all’ordine sulle tematiche legate alla qualità. Il rischio clinico è dietro l’angolo, servono regole rigide soprattutto in un territorio come il nostro che è restio a seguire delle regole. Ma allo stesso tempo serve che vengano snellite le procedure burocratiche, per migliorare il livello assistenziale”.
Durante l’evento un’importante presa di posizione è arrivata da parte del professore Agostino Palmeri, presidente del corso di laurea n Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania: “ Faremo in modo che, l’anno prossimo, gli studenti possano avere una giornata ad inizio anno accademico completamente dedicata a questo argomento”.
Nel corso del workshop, è stato premiato il dott. Edoardo Cicero, specializzando in neurologia che, con il suo studio “Valutazione del rischio tromboembolico nel paziente ricoverato” ha permesso di ridefinire la modulistica aziendale.
L’incontro di domani vedrà protagonisti, come è giù successo oggi, eminenti figure internazionali: Peter Lachman, presidente della Società Internazionale per la Qualità dell’Assistenza da Dublino, Oscar Guzman Ruiz, medico internista presso il Centre Hospitalier EpiCURA in Belgio, Fernando Vasquez, professore ordinario di microbiologia della facoltà di Medicina di Oviedo in Spagna e Maria Unbeck del Karolinska Institutet di Stoccolma, responsabile del progetto Global Trigger Tool in Svezia.
All’evento di domani saranno presenti il sindaco di Catania, Enzo Bianco, Baldo Gucciardi, assessore regionale alla Salute, Francesco Basile, magnifico rettore dell’Università degli studi di Catania, Giuseppe Giammanco, direttore Generale dell’Asp di Catania, Salvatore Paolo Cantaro, direttore Generale AOU Catania, Antonio Lazzara, direttore Sanitario AOU Catania, Massimo Buscema, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatri della provincia di Catania, Carmelo Spica, presidente Collegio IPASVI di Catania, Giuseppe Murolo, dirigente del servizio “Qualità, governo clinico e sicurezza dei pazienti” dell’assessorato regionale alla Salute.