Quasi una vera e propria azienda, che lo scorso anno ha incassato in diritti e tributi poco meno di nove milioni di euro. L’ottavo ufficio in Italia per bacino d’utenza. Una macchina organizzativa che gestisce dalle revisioni dei veicoli agricoli alle patenti nautiche. Con un organico ridotto a 79 unità, tre dei quali dirigenti e solo 20 operatori tecnici ed esaminatori, tutti ormai oltre i 50 anni d’età. Sono i numeri della motorizzazione civile di Catania snocciolati dal suo vertice, Antonino Lutri. “Si tratta di cifre importanti“, sottolinea.
Complice il blocco del turnover e l’assenza di nuove assunzioni, “la situazione è peggiorata in modo significativo dal 2015 in poi“, racconta il dirigente. “Oggi abbiamo 50 dipendenti in meno, tutte persone che sono andate in pensione e che avevano le qualifiche più elevate“. Una condizione che non differisce da quella di altre città. “Se andiamo a vedere nel resto d’Italia, qui siamo in un’isola felice“, prosegue. Altrove “ci sono uffici chiusi o che aprono due giorni a settimana, perché non ci sono le condizioni“. A fronte di un servizio, quello della motorizzazione, che non può fermarsi. “A volte io stesso sono costretto a fare esame“. E anche qui i numeri sono alti: 30mila prove di teoria, molte di più quelle di guida. A questi si aggiungono le revisioni e il normale supporto a utenti e scuole guida.
E proprio nei confronti della categoria – una delle cooperative che raccoglie 98 realtà catanesi, la Scapa, dalle pagine del nostro quotidiano aveva lanciato un allarme sul numero insufficiente di esami – Antonino Lutri è netto: non c’è il personale, non si può garantire più di quanto viene dato. “Quale motivo avrei per non esaudire le loro richieste?“, domanda il dirigente della motorizzazione. “Manca fisicamente personale che abbia le competenze“.
L’ufficio ha “l’obbligo di fare calendari trimestrali“, delle liste pubbliche dei turni destinati a coop, consorzi e singole autoscuole. Per venire incontro alle richieste, facendo fronte alle difficoltà di personale ed evitare disparità, “abbiamo rimodulato la situazione“. E così il numero di sedute ordinarie viene stabilito, proporzionalmente, secondo quanto fatto l’anno precedente.
E se da un lato la cooperativa Scapa lamenta dei tempi troppo lunghi per assicurare gli esami di guida a chi prende la patente di tipo A per la guida del motorino, i vertici della motorizzazione rispondono con la necessità di far fronte ad altre urgenze. “Noi assicuriamo 2500 revisioni di veicoli pesanti al mese – afferma Lutri – Non posso fermare le aziende“, in un territorio la cui economia dipende anche dal trasporto su gomma. Poi si chiede: “È prioritaria l’azienda di trasporto o il ragazzino di 14 anni che, probabilmente, se aspetta un mese in più per fare l’esame è anche molto meglio?“.
Antonino Lutri rimanda al mittente pure le accuse di una mancanza di dialogo, citando come esempio la riunione per la presentazione del calendario convocata lo scorso marzo e i tavoli con i rappresentanti di categoria.”Questo è quello che possiamo dare – riassume – Con questi numeri dobbiamo fare i conti“.