“Quella degli edili è una vertenza che fa riferimento a un mercato del lavoro nel quale non sono tutelati i diritti e non si fa leva sugli investimenti. Riteniamo in questo contesto che l’intenzione del Governo di ripristinare i voucher, a quanto pare anche nelle aziende con meno di cinque dipendenti, oltre che uno schiaffo alla democrazia, sia un ulteriore colpo al lavoro come quello edile che si svolge per il 75% in aziende con meno di 5 dipendenti”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, a margine della manifestazione degli edili siciliani, che ha visto sfilare in corteo a Palermo lavoratori provenienti da tutta l’isola , per chiedere pensioni dignitose e lavoro.
Pagliaro ha sottolineato che “quello edile e non solo è un settore che non ha certo bisogno di vedere abbassata la soglia dei diritti. Ha bisogno di un rilancio basato su investimenti, qualità e legalità. Tra le richieste che i sindacati porteranno sul tavolo del governo regionale l’istituzione di una cabina di regia per accelerare la spesa di 17 miliardi disponibili per opere pubbliche”.
“Siamo qui in piazza oggi per chiedere pensioni dignitose ma anche lavoro. Quello degli edili è un lavoro discontinuo e usurante, dare a più edili la possibilità di accedere all’Ape agevolata è un fatto di giustizia sociale. Al governo regionale inoltre sollecitiamo una cabina di regia per accelerare la spesa per opere pubbliche e fare ripartire i cantieri”.
Lo ha detto il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino, a margine della manifestazione degli edili siciliani. Secondo le stime dei sindacati attivando subito 10 dei 17 miliardi disponibili si potrebbero creare nuovi 60 mila posti di lavoro l’anno. Sull’Ape sociale i sindacati hanno presentato in mattinata una lettera al Presidente dell’Inps nella quale si sottolinea che la gran degli edili siciliani con le attuali regole sarebbero esclusi dalle agevolazioni.
Durante il comizio Antonio Di Franco, della segreteria nazionale Fillea, ha detto: “Con che coraggio nel Sud si chiedono 36 anni di contributi? Più pensioni – ha sottolineato – significa anche più lavoro e più sicurezza, l’attuale norma è un’ingiustizia”.
Di Franco ha anche detto che “una delle priorità del sindacato è la lotta al lavoro nero, che si aggira intorno al 40%, nell’assoluta insufficienza dei sistemi ispettivi. Ma anche il rilancio del’occupazione nel Mezzogiorno, che non può essere una priorità solo nei tg”.
“Il governo regionale istituirà la cabina di regia chiesta dai sindacati per monitorare l’andamento della spesa per opere pubbliche. Una prima riunione si terrà nei primi giorni di luglio e poi si procederà con cadenza mensile convocando anche, quando necessario Anas e ferrovie”.
Lo riferisce il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino, al termine dell’incontro dei sindacati con l’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pistorio, nella giornata della mobilitazione nazionale degli edili per le pensioni e il lavoro. Ai sindacati, Pistorio ha presentato un elenco di opere immediatamente cantierabili per una spesa da ora a fine anno di 2 miliardi.
“Si tratta di opere che riguardano la viabilità principale e quella secondaria, di risorse del Patto per la Sicilia e delle ferrovie. Ci auguriamo che la giornata di oggi segni uno spartiacque – commenta Tarantino – e che per l’edilizia siciliana si apra una nuova fase”.